Il progetto “Pink House” di Omphalos sarà finanziato con i fondi dell'otto per mille e prevede la ristrutturazione di due appartamenti ricevuti in donazione nel Comune di Gualdo Tadino
È stato pubblicato giovedì scorso l’elenco dei progetti finanziati con i fondi dell’8 per mille alla Chiesa Valdese e tra i vincitori c’è la “Pink House” di Omphalos, che prevede la ristrutturazione di due appartamenti, ricevuti in donazione nel Comune di Gualdo Tadino, per creare la prima casa rifugio in Umbria per persone LGBT+ vittime di discriminazioni e violenze.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – purtroppo le case rifugio per persone Lgbt+ in Italia si contano sulle dita di una mano, mentre i dati che arrivano dal nostro centro antidiscriminazioni ci dicono che ce n’è tanto bisogno. Non sono pochi i casi di ragazzi e ragazze lesbiche, gay, bisessuali o trans* oggetto di discriminazione all’interno delle proprie famiglie, che vengono cacciati di casa e non hanno un posto dove andare. L’attivazione di una casa rifugio ci permetterà di offrire una risposta completa a queste emergenze, che ad oggi è difficile se non impossibile garantire”.
L’associazione che ha ricevuto gli appartamenti tramite una donazione di una privata cittadina, si è subito attivata, grazie alla preziosa collaborazione dell’amministrazione comunale di Gualdo Tadino, per individuare i giusti canali di finanziamento. Ora, grazie al generoso contributo della Chiesa Valdese, Omphalos potrà finalmente procedere con la ristrutturazione degli immobili, primo passo indispensabile per poi procedere alla progettazione e attivazione del servizio vero e proprio.
“Non posso che esprimere grande soddisfazione – ha sottolineato il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – per l’arrivo concreto di una progettualità che si pone all’avanguardia nel campo della tutela dei diritti nell’intero territorio nazionale. La violenza va condannata sempre e comunque, così come i diritti civili vanno garantiti a tutte le persone. Ora speriamo di dare velocemente concretezza ad un progetto sul quale insieme ad Omphalos abbiamo fortemente creduto”.
“Abbiamo lavorato di concerto con l’associazione Omphalos – commenta l’assessore al Welfare Barbara Bucari – appoggiando da subito il progetto e sarà nostra cura per il futuro, dopo la fase di ristrutturazione, mettere a disposizione ulteriori risorse per far sì che le persone discriminate e vittime di violenza possano trovare conforto ed assistenza. Anche nella nostra realtà fatti di questo tipo sono all’ordine del giorno e spesso spariscono nell’indifferenza. Noi siamo dalla parte di tutte quelle persone che hanno diritto ad un’esistenza normale nella propria comunità. Non esistono questioni di genere, esiste solo il genere umano. Colgo l’occasione per ringraziare il personale dei servizi sociali che collabora al progetto”.