Si è conclusa in questi ultimi giorni di aprile la prima fase dei sopralluoghi post sisma, che avevano l’obiettivo di rilevare l’agibilità degli edifici per i cittadini che ne hanno fatto richiesta.
Le squadre dei tecnici inviate dalla Regione Umbria, nei mesi scorsi, hanno effettuato a Gualdo Tadino i rilevamenti necessari per capire eventuali criticità. Si è trattato di un lungo lavoro, poiché la mole delle richieste è stata particolarmente elevata: ben 828 domande di sopralluogo protocollate dai gualdesi in Municipio.
I numeri emersi sono confortanti, anche se esistono situazioni più delicate, che per il momento sono tenute sotto controllo. Nello specifico su 828 sopralluoghi svolti dai tecnici regionali 570 sono gli edifici agibili, 130 quelli non utilizzabili e 128 necessitano di una richiesta AEDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica). In percentuale, dunque, nella stragrande maggioranza dei casi (68,84%) le abitazioni dei cittadini gualdesi non hanno subito alcun danno rispetto alle scosse sismiche subite nei mesi scorsi, risultando estremamente sicure.
Gli edifici inutilizzabili ammontano invece solo al 15,70 % del totale, mentre un altro 15,45 % dovrà effettuare un ulteriore sopralluogo (con scheda AEDES) per approfondire l’entità dei danni.
“Si è chiusa questa prima fase di sopralluoghi post sisma – ha sottolineato il sindaco Massimiliano Presciutti – Voglio ringraziare la Regione Umbria e i tecnici che hanno collaborato. Da oggi parte le seconda fase, quella dell’approfondimento rispetto alle criticità evidenziate in questa prima fase. Sarà nostra cura mettere a disposizione di tutti i cittadini interessati le nostre strutture comunali per avere tutta l’assistenza amministrativa di cui abbisognano. Si tratterà di un lavoro complesso che porteremo avanti con il massimo della celerità possibile”.