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Gualdo Cattaneo, ritrovato il ragazzo in preda a crisi mistiche

Cla.Bi.

Dopo tanta paura la comunità di Gualdo Cattaneo tira un sospiro di sollievo. C.G. – queste le sue iniziali – trentasettenne residente nel piccolo comune umbro, e da tempo affetto da schizofrenia e delirio mistico religioso, era scappato lo scorso 4 ottobre dalla Comunità “ Elling” di Foligno dove era ricoverato da alcuni mesi.

Torna a casa e fugge di nuovo

Il giovane ha fatto ritorno a casa, dove fino a qualche tempo fa conviveva con i genitori, ma appena acquisito consapevolezza della necessita di un suo imminente ricovero, nella giornata di sabato ha di nuovo abbandonato improvvisamente la sua abitazione, non lasciando alcun riferimento ai familiari. Questi ultimi – da subito in apprensione per l’accaduto – hanno avvisato immediatamente la locale stazione dei Carabinieri, che immediatamente hanno fatto scattare le operazioni di ricerca, coordinate dal Comandante Mar. Raimondo Savastano.

Il sindaco in prima linea

Sono stati subito controllati i vari luoghi di culto presenti nel territorio – setacciando meticolosamente l'intero territorio comunale – per poi divulgare una informativa generale alle altre stazioni dei Carabinieri. Deciso l’apporto del Comune di Gualdo Cattaneo – con in prima linea lo stesso sindaco Andrea Pensi- il quale, attraverso il corpo di Polizia Municipale ed il gruppo comunale di Protezione civile ha partecipato con costanza alle operazioni di ricerca.

Il giovane ritrovato a Collevalenza

Dopo giorni concitati, il giovane è stato identificato dai Carabinieri nei pressi del santuario di Collevalenza, dove si è proceduto per mezzo di un nuovo trattamento sanitario obbligatorio, al fine di ricondurlo presso la struttura assistenziale dove gli verranno prestate tutte le cure del caso. Da ultimo il sindaco Andrea Pensi, coglie l'occasione – attraverso una nota stampa – per ringraziare “tutti i volontari dei vari gruppi comunali di Protezione civile coinvolti dall’amministrazione comunale che hanno partecipato alle operazioni di ricerca saggiamente coordinate dal Maresciallo Savastano e dal Tenente Gianfranco Bizzaglia”.