Niente prestito ponte ancora dalle banche ed il vertice al Mise si conclude con un nulla di fatto: è questo l’esito del tavolo ministeriale che si è tenuto ieri sulla vertenza relativa al Gruppo Novelli, che interessa vari stabilimenti in tutta Italia e quelli di Spoleto e Amelia in Umbria, con 550 dipendenti totali, circa 300 umbri. Tra gli aspetti di cui si è parlato, oltre all’apertura della linea di credito che comunque dovrebbe arrivare, anche l’ingresso di nuovi soci.
Il summit – L’incontro al ministero dello Sviluppo economico ha visto la presenza del direttore del Mise, Giampiero Castano, degli amministratori del Gruppo Novelli, Alessandro Musaio, Alberto Alfieri e Gianni Terozzi, i rappresentanti delle Regioni Lombardia, Lazio e Umbria e i delegati sindacali nazionali e locali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Anche se ieri non ci sono state le risposte sperate dai lavoratori, novità sono attese comunque a breve, si spera entro il 30 novembre, quando i sindacati hanno chiesto che venga convocato un nuovo incontro sempre a Roma. Il ministero stesso, infatti, ha assicurato di aver avviato tutte le interlocuzioni necessarie con gli istituti di credito coinvolti per il prestito ponte. Soldi necessari (al momento mancherebbero alcune delibere da parte delle banche) per fare investimenti ed avere liquidità, in un quadro aziendale comunque abbastanza positivo.
Gli acquirenti – Entro giugno dovrebbe essere effettuata la vendita del gruppo (che comprende noti marchi quali Ovito ed Interpan, ma non solo): in tale data, infatti, scadrà il mandato del cda tecnico nominato tre anni fa per prendere le redini della situazione. Ad occuparsi degli imprenditori interessati – un paio si sarebbero fatti avanti – è l’advisor Vitale e co. di Milano.
Spoleto assente – All’incontro al ministero dello Sviluppo economico non c’era ieri il Comune di Spoleto. A sollecitare la presenza era stato nel fine settimana il senatore Stefano Lucidi (Movimento 5 stelle), che aveva invitato il sindaco Fabrizio Cardarelli a recarsi a Roma. Il primo cittadino, però, in consiglio comunale, ha spiegato di aver appreso soltanto nella giornata di domenica, dalla stampa, del vertice e di non essere riuscito a saperne di più. Delusa dalla risposta la capogruppo consiliare spoletina Elisa Bassetti, che su Facebook ha commentato: “Il Comune di Spoleto non invierà alcuna rappresentanza presso il Ministero, ma, più grave, non si è nemmeno attivato per andarci…”