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Gruppo Novelli, lavoratori senza stipendio. Lunedì sarà sciopero – I sindacati “Futuro azienda compromesso”

Jacopo Brugalossi

Da tempo circolavano voci su presunte difficoltà finanziare del Gruppo Novelli, una delle realtà industriali più importanti dell’Umbria che lavora nel campo della panificazione e della produzione di uova e vino con una rete commerciale che si estende in tutta Italia. Voci che non avevano trovato riscontri concreti, almeno fino ad oggi, quando i sindacati di categoria (Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil) hanno proclamato uno sciopero di due ore per la giornata di lunedì 17, con tanto di presidi e assemblee dei lavoratori per pianificare le strategia di protesta sotto gli stabilimenti umbri dell’azienda, a Spoleto, Terni e Amelia.

Stipendi bloccati – Si teme fortemente per le sorti dei 700 dipendenti del gruppo, che nel mese di luglio hanno percepito solo il 50 per cento dello stipendio – così come per la quattordicesima – e non hanno ancora visto la busta paga di agosto. Ecco il motivo scatenante dello sciopero, con i lavoratori di Spoleto che incroceranno le braccia in due momenti distinti a seconda dei turni di lavoro: dalle 15.30 alle 17.30 e dalle 17.30 alle 19.30; quelli di Terni che rimarranno fermi dalle 10 alle 12 e quelli di Amelia che concorderanno le modalità della protesta nell’assemblea già programmata per sabato. E questa non è che una “prima azione di sciopero”, minacciano i sindacati.

Incontro con vertici azienda – L’eco della preoccupazione per le sorti del Gruppo è arrivata fino alle segreterie nazionali dei sindacati, che hanno incontrato i vertici della società a Roma il 10 settembre scorso chiedendo lumi sulla modalità di pagamento dei salari di luglio e che quelli di agosto fossero saldati entro il 15 settembre. Le risposte dell’azienda su questo punto (parte restante di luglio erogata in 2 rate a novembre e dicembre e ultima rata della quattordicesima inserita nella busta paga di agosto, anch’essa pagata con le stesse modalità di luglio) e su altri temi discussi non hanno soddisfatto i sindacati, che le hanno ritenute “evanescenti”, “in quanto non è stata precisata la tempistica di realizzazione, con omissioni palesi sulle questioni inerenti il recupero dei volumi produttivi, dell'andamento del concordato preventivo della evoluzione e realizzazione del piano industriale”, si legge nel comunicato stampa congiunto.

Problemi con le banche – Da parte sua il Gruppo Novelli avrebbe ribadito ai suoi interlocutori che i ritardi nell'erogazione delle buste paga sono imputabili ai difficili rapporti col sistema bancario. “Se, infatti, la gran parte delle Banche ha rinnovato le linee di credito, – sarebbero le parole dei vertici aziendali che i sindacati riportano nel loro comunicato – alcuni istituti con motivazioni poco credibili ancora non lo hanno fatto creando le difficoltà inerenti al pagamento degli stipendi”. “Non intendendo partecipare al piano di rientro del Gruppo Novelli – spiegano Cisl, Cgil e Uil – questi istituti rischiano di compromettere le prospettive di 700 lavoratori”. Il livello di allarme, dunque, è alle stelle.

Futuro compromesso? – Ecco perchè i sindacati hanno inviato una lettera alle istituzioni regionali, presidente Marini e assessori Riommi (sviluppo economico) e Cecchini (politiche agricole), chiedendo loro un incontro urgente. Da mesi – recita la missiva – è in atto un confronto serrato con il Gruppo Novelli, per affrontare una fase di forte difficoltà produttiva e finanziaria. Le parti hanno raggiunto accordi sindacali volti ad una maggiore razionalizzazione delle attività del gruppo, in grado di determinare una riduzione dei costi di produzione per il risanamento complessivo del gruppo. Tali accordi – si legge ancora – hanno comportato forti sacrifici da parte dei lavoratori, recentemente ed inaspettatamente aggravati dal persistere di notevoli ritardi nel pagamento delle retribuzioni. Dopo le ultime verifiche fatte con ulteriori incontri, riteniamo di potere affermare che la situazione del gruppo rischia di essere compromessa per il futuro”.

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