(Carlo Ceraso) – Una nuova mannaia potrebbe abbattersi sul gruppo Novelli, la holding agroalimentare alle prese con un dissesto economico-finanziario senza precedenti nella storia ultracentenaria dell’azienda umbra.
Il giudice del Tribunale fallimentare di Terni, la dottoressa Paola Vella, ha infatti fissato per il 4 febbraio prossimo l’udienza per discutere il ricorso per dichiarazione di fallimento presentato lo scorso 20 dicembre dall’avvocato Andrea Marsili Feliciangeli del foro di Roma che tutela gli interessi della cooperativa Co.R.A. (Consorzio Romano Autotrasportatori).
La CoRA è l’azienda che si occupava per Novelli del trasporto dei beni alimentari sul territorio laziale. Lo scorso luglio, a quanto è stato possibile ricostruire, il giudice del Tribunale civile di Spoleto aveva accolto la causa intentata dall’avvocato Marsili Feliciangeli che rivendicava il mancato pagamento da parte di Novelli di circa 320mila euro. Nonostante il dispositivo però il consorzio degli autotrasportatori non ha visto praticamente un centesimo, tanto da rischiare ora per il proprio futuro.
Da qui la decisione di adire nuovamente il giudice, questa volta di Terni, visto che la sede della holding è nella città dell’acciaio. Il magistrato, nel fissare l’udienza, ha disposto al legale rappresentante del Gruppo Novelli S.r.l. (holding che racchiude i marchi Ovito, Interpan, Spiga, Cantina Novelli, Saddler e Pet Food) di depositare anche i bilanci e le dichiarazioni dei redditi dell’ultimo triennio 2009-2011, nonché una situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata al mese scorso.
L’azione legale è stata accolta nonostante il nuovo Cda presieduto dal professor Musaio avesse già dallo scorso 8 novembre presentato istanza di concordato preventivo: ma su questo, a quanto è dato sapere, non sarebbe stata ancora fissata né la prima udienza, né nominato un consulente tecnico.
L’azienda agroalimentare fortunatamente non ha interrotto la propria attività, specie dei prodotti di punta come pane e uova, a vedere almeno la distribuzione nei supermercati di Roma e delle principali città umbre. Segno indubbiamente che il mercato ancora risponde e che c’è quindi una qualche possibilità di far fronte ai creditori e agli investimenti necessari per il rilancio produttivo.
I sindacati da parte loro proprio in queste ore hanno fatto sapere di aver ricevuto due convocazioni dal board, la prima per il 14 gennaio a Terni, la seconda quattro giorni più tardi a Roma: “attendiamo di conoscere il nuovo piano industriale” dice a Tuttoggi.info Loreto Fioretti della Fai Cisl “piano che ci dicono comunque legato alla disponibilità delle banche di sostenere il rilancio dell’azienda”. Il sindacato conferma che a dicembre è stato liquidato lo stipendio di novembre (il tetto resta di 1.000 mensili) e il 31 dicembre l’azienda ha versato il rateo di 3/12mi della tredicesima.
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