Foligno

Gruppo Infanzia e Adolescenza Foligno chiede Patto sociale per difendere apertura scuole

Il Gruppo Infanzia e Adolescenza Foligno ed ambito territoriale nr 8 nasce lo scorso Aprile come iniziativa di un gruppo di cittadini e professionisti con l’obiettivo di elaborare proposte e promuovere progetti concreti a tutela dei minori dai rischi di disagio, marginalità e l’ampliamento dei divari socio economici promuovendo il loro benessere e quello delle loro famiglie.

Il Gruppo, in una nota stampa, esprime la sua preoccupazione sull’ipotesi di nuova chiusura delle scuole.

Esprimiamo profonda preoccupazione in merito alla prospettiva che le scuole possano essere chiuse.

Il lockdown dello scorso anno scolastico ha mostrato come l’interruzione delle lezioni in presenza comprometta il diritto degli studenti ad una didattica basata sull’interazione, l’esperienza ed il confronto con docenti e compagni di classe limitando il processo di apprendimento a mero trasferimento di contenuti.

Ciò comporta un impoverimento della funzione educativa in tutti gli ordini scolastici, che ha impatti pesanti su tutti i minori a partire dai più piccoli fino alle secondarie di secondo grado ma in particolar modo sui più fragili, che rischiano di veder ampliate le distanze dagli altri.

La povertà educativa sta drammaticamente crescendo e con essa le disuguaglianze sociali, la marginalità e la solitudine dei bambini e ragazzi fragili.

La scuola rappresenta il luogo fisico nel quale si riducono le differenze e si garantisce pari diritto di accesso all’istruzione, valorizzando i talenti, sostenendo i più fragili, compensando le ingiustizie sociali.

Non si deve dimenticare che la scuola è anche luogo di sostegno e integrazione per bambini e ragazzi con differenti forme di svantaggio psico-fisico ai quali personale qualificato garantisce un fondamentale supporto quotidiano.

Chiudere la scuola significa sottrarle il ruolo fondamentale di elemento di costruzione di una società più competente e consapevole ma anche giusta ed equa che sappia garantire a tutti parità di condizioni di partenza.

Per questo chiediamo alle istituzioni che si attivino e in collaborazione con il mondo della scuola, delle professioni mediche e psicologiche, con gli studenti e con i genitori, identifichino soluzioni differenti alla chiusura vedendo questa come l’ultima misura da considerare e comunque da scongiurare.

Alle problematiche riguardanti gli spazi, i trasporti, gli isolamenti e i comportamenti si offrano risposte che prendano in considerazione, oltre a tutti i provvedimenti fin qui adottati dalle scuole e per lo più sufficienti, una eventuale messa a disposizione di spazi pubblici, fasce orarie differenziate, potenziamento e ottimizzazione dei servizi di trasporto, rapida identificazione dei positivi, più efficace comunicazione dei protocolli.

Chiediamo che le decisioni che riguardano il presente e il futuro di bambini e ragazzi vengano prese in maniera concertata e ponendo al centro il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione.