E’ tutti contro tutti sulla ridefinizione dei criteri per l’assegnazione delle case popolari: dopo il fuoco incrociato tra Partito Democratico e Forza Italia, s’inserisce nella schermaglia politica anche il Movimento Cinque Stelle.
L’atteggiamento di chiusura nei confronti delle forze di opposizione che sembra emergere tra le fila della maggioranza che governa il Comune di Foligno ci preoccupa – dichiarano i grillini attraverso una nota stampa – perché in una logica di scontro totale a rimetterci sono i cittadini.
Due sono gli episodi che fanno temere che le logiche di schieramento stiano facendo premio rispetto a scelte giuste: il primo riguarda l’azione di sbarramento da parte della maggioranza nei confronti della nomina di Stefania Filipponi alla presidenza della commissione Garanzia – ricordano i pentastellati – che spetta all’opposizione.
Se può essere comprensibile un certo risentimento da parte del Partito Democratico, rispetto all’attacco che una parte del centro destra ha portato con toni e contenuti eccessivi rispetto alla gravità reale di fatti, che pure il M5S ha stigmatizzato come inaccettabili, non può giustificarsi una reazione altrettanto sproporzionata che, di fatto, sta bloccando il funzionamento della macchina comunale. In un certo senso – fanno notare – paradossalmente, il Pd sta facendo ostruzionismo alla propria azione di governo.
L’altro episodio nel mirino del movimento, riguarda la bocciatura in commissione sociale, da parte della maggioranza, di alcuni emendamenti presentati dalle opposizioni, grillini compresi, rispetto ai criteri di assegnazione degli alloggi popolari, che tendevano a favorire, se pure in maniera non determinante, i cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio del nostro comune da almeno dieci anni. Anche in questo caso – scrivono – è sembrata prevalere nel Partito Democratico, la logica della ritorsione a scapito di scelte dettate da buon senso.
I pentastellati si dichiarano ben consapevoli che la maggioranza abbia tutto il diritto, che gli deriva dall’investitura avuta da parte dei cittadini, di fare le scelte che che ritiene opportune, ma non è giusto – rilanciano – che le faccia a prescindere dall’interesse di quegli stessi cittadini ‘solo per far vedere chi comanda’.
Al tempo stesso, invitano pubblicamente ed ufficialmente le altre forze di opposizione ‘a non cedere alla tentazione di alimentare sempre e comunque lo scontro’.
Nella dialettica democratica – mettono in evidenza i grillini – chi vince le elezioni ha il diritto di governare ma non di comandare, così come chi le perde ha tutto il diritto di fare opposizione ma non di boicottare.