In attesa dell'esito del ricorso per la riammissione tra i cadetti, procede la trattativa per la cessione del Perugia
Francesco Baldini attende a brevissimo una chiamata definitiva da Pian di Massiano. Da giorni ha un accordo con il presidente Massimiliano Santopadre per essere lui il nuovo allenatore del Perugia. In Lega Pro (dopo la retrocessione sul campo) o in Serie B, nel caso in cui la battaglia nelle sedi della giustizia sportiva (ed eventualmente amministrativa) avviata da Santopadre porti alla riammissione del Grifo tra i cadetti.
La diversa opzione sulla categoria non sarebbe l’ostacolo principale. Nell’accordo di massimo tra Santopadre e Baldini è stata infatti prevista una variazione sul compenso nel caso che la squadra partecipi al campionato di B o in quello di C. Da questo punto di vista, il via libera all’ex allenatore di Catania e Vicenza potrebbe anche arrivare prima di giovedì, data per la quale sono stati convocati a Pian di Massiano i 19 calciatori sotto contratto.
L’attesa nel coprire le caselle pesanti – compresa appunto quella del nuovo allenatore – è più che altro legata alla trattativa per la cessione del club. Che questa volta vede sul tavolo, finalmente, una proposta concreta. Anche in questo caso, con la doppia opzione economica in base alla categoria di appartenenza.
La trattativa per la cessione
Calcio Grifo ha svelato alcuni dei nomi dietro alla cordata che sta trattando l’acquisto del Perugia. Non quella degli imprenditori locali, che finora non sono andati oltre l’approccio con alcuni emissari.
Questa volta l’interlocutore di Santopadre è lo studio romano Benigni&K, che si occupa di consulenze finanziarie ed assistenza societaria per imprese private. Con tre imprenditori del sud Italia pronti ad investire sul Perugia, anche nel caso venisse confermata l’iscrizione in Serie C.
Proprio i passi in avanti fatti su questo versante ha indotto Santopadre a ritardare alcune scelte societarie, proprio per non ingessare la trattativa stessa. Con il rischio, però, in caso di flop, di partire di rincorsa nella prossima stagione. Con la prospettiva, tra l’altro, di dover attendere sino alla fine di agosto – qualora si scelga davvero di percorrere tutte le strade per tentare la riammissione in B – per sapere a quale campionato potrà partecipare il Perugia.
Baldini in attesa
Per Francesco Baldini, del resto, l’opzione Perugia – piazza dove ha già militato da calciatore – vale l’attesa. Anche a rischio di ritrovarsi senza squadra nel momento dell’avvio dei campionati.
Lo scorso aprile era rimasto senza squadra per soli tre giorni dopo l’esclusione del Catania dal campionato di Lega Pro, subentrando a Brocchi alla guida del Vicenza in B, in una stagione che ha poi visto i veneti retrocedere dopo i playout contro il Cosenza. Lo scorso anno è rimasto in biancorosso in C sino a novembre, quando è stato esonerato.
La partita dei ricorsi
La competizione a suon di carte bollate per la B, intanto, si complica sempre di più. Anche il Foggia, ci prova. La squadra uscita sconfitta dai playoff contro il Lecco ritiene infatti che, in caso di esclusione dei lombardi, possa chiederne il posto se dovesse avere sviluppi l’indagine sul presunto illecito sportivo che vede coinvolte Perugia e Benevento.
E poi, naturalmente, c’è la Reggina, che non ci sta a vedersi esclusa, ritenendo di aver mostrato di avere ora la necessaria solidità finanziaria.
Il Perugia, d’altra parte, ritiene di potersi giocare le sue carte. Puntando sulla “perentorietà” del termine per avere tutte le carte in regola per l’iscrizione in B. Una scadenza, quella del 20 giugno, che il Lecco, suo malgrado, non ha rispettato.