Al di là di ogni campanilismo e barriera territoriale, per un nuovo modo di fare turismo – ragionato e “completo” – che vada soprattutto ad autodeterminare l’Altotevere Umbro Toscano.
E’ questo l’intento principale del “portale unico” AUT, nato da un’idea dello chef Gregorio Boriosi di Città di Castello, che da “autoctono” ha sviluppato tutto da solo una vera e propria guida per visitare “nel migliore dei modi” i 15 Comuni a cavallo di Umbria e Toscana (Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monterchi, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Piettralunga, Pieve Santo Stefano, San Giustino, Sansepolcro, Sestino, Umbertide).
“Il primo obiettivo – spiega Boriosi – è definire chi siamo, perché si parla spesso di Altotevere ma senza sapere chi ne fa parte o meno e talvolta con divisioni ingiustificate. Ad oggi ancora nessuno lo ha mai fatto ecco perché definisco tale progetto un certificato di nascita registrato dopo secoli. Questa vuole essere prima di tutto una sorta di carta d’identità del nostro territorio, raccontato attraverso i luoghi di interesse e le peculiarità di ogni singolo Comune a turisti e cittadini, per accrescerne ancora di più le potenzialità attrattive. AUT vuole poi provare a diventare un nuovo punto di riferimento per promuovere il nostro territorio in modo unitario e senza confini”.

Il portale (comeinaut.it) – con moltissime foto – è suddiviso nelle categorie ‘Storia e Cultura’, ‘Energia e Natura’ ed ‘Enogastronomia’, con diverse sottosezioni: Borghi musei, Eremi, Artigianato, Parchi e riserve naturali, Water adventure e pesca, Trekking, passeggiate ed equitazione, Attività sportive e ovviamente Prodotti dop, Igp, Piatti tipici e perfino alcune Ricette.
Un vademecum per chi vuole scoprire questa terra, insomma, corredato pure da consigli sui luoghi principali da visitare e sugli eventi imperdibili in ognuno dei 15 Comuni. AUT si trova anche sui social Facebook e Instagram. “Ho volutamente pubblicato il portale all’80% del suo sviluppo finale, proprio per avere tutti i feedback dagli interessati (consigli sui testi, foto libere, idee e quant’altro)” ha specificato Gregorio Boriosi.
La “romantica” impresa del tifernate, spinto dall’amore per la sua terra, “è nata – ci ha raccontato – “visitando le Langhe, dove Comuni e castelli collaborano per offrire ai turisti un’esperienza unica, trasformando rivalità locali in un punto di forza. Questo mi ha fatto pensare al nostro Altotevere e al suo enorme potenziale, unendo alcuni dei borghi più belli d’Italia, paesaggi naturali straordinari e una ricchezza storico-culturale da valorizzare insieme”.
“Quando un turista ad esempio si trova a Montone, deve assolutamente sapere che a due passi ci sono la Madonna del Parto a Monterchi, a mezz’ora d’auto dalla casa natale di Michelangelo. Anni fa, quando vidi una cartina dell’Altotevere toscano con una linea divisoria a San Giustino, mi colpì quanto questa fosse lontana dalla realtà: gli altotiberini sono e formano un’unica comunità, da Sestino a Lisciano Niccone, da Anghiari a Pietralunga, con tutto il loro incredibile patrimonio“.