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Green pass per positivi dopo prima dose vaccino, Regione Umbria scrive al Ministero

La Regione Umbria ha chiesto al Ministero della Salute indicazioni chiare sull’ottenimento del green pass per le persone che hanno presentato una infezione da Covid-19 dopo la prima dose di un vaccino a due somministrazioni.

È quanto rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sottolineando che la richiesta di chiarimenti si è resa necessaria per risolvere dal punto di vista regolatorio e informatico le problematiche che coinvolgono numerosi cittadini, fra i quali molti operatori sanitari.

Green pass valido solo per 6 mesi in contraddizione con Aifa

“La Regione – evidenzia Coletto – ha ben presenti i disagi e il disappunto di quanti hanno contratto il coronavirus dopo la prima dose di un qualsiasi vaccino anti Covid a due dosi, per i quali è previsto il rilascio del ‘green pass’ con validità solo per i successivi sei mesi dall’avvenuta guarigione, per una durata dunque inferiore rispetto a quella di nove mesi riconosciuta per un ciclo vaccinale completo, in caso o meno di una precedente infezione da Covid-19”.

“Questa situazione – spiega – risulta in contraddizione con quanto asserito dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in un documento in cui si afferma che non è indicato somministrare la seconda dose vaccinale a chi ha contratto il Covid. Dunque, per Aifa, l’infezione equivarrebbe a una dose di richiamo del vaccino stesso”.

“Inappropriato effettuare seconda dose vaccino”

   “In assenza di indicazioni chiare – afferma l’assessore -, la scelta di risolvere in modo unilaterale la questione con la somministrazione di una seconda dose di vaccino è inappropriata e andrebbe oltretutto a incidere sulle scorte di vaccini da destinare agli umbri non ancora vaccinati. Auspichiamo pertanto che quanto prima si ottengano i chiarimenti chiesti al Ministero della Salute, con una lettera del commissario regionale per l’Emergenza Covid Massimo D’Angelo redatta in collaborazione con il Centro di Farmacovigilanza della Regione Umbria, e inviata anche al Comitato Tecnico scientifico nazionale istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile e all’Aifa, in modo che siano garantiti gli stessi diritti a tutti i cittadini in merito alla validità della certificazione verde”.

Vaccinati o guariti all’estero

Intanto la Regione comunica che sono attivi, presso le sedi distrettuali della USL Umbria 1 e della USL Umbria 2, gli uffici presso i quali i cittadini italiani, anche residenti all’estero, che sono stati vaccinati fuori dall’Italia contro il SARS-CoV-2 o che sono guariti all’estero da COVID-19, potranno richiedere il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19.

Potranno presentare domanda per le certificazioni tutti i cittadini italiani e i loro familiari conviventi, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale.

Le indicazioni dettagliate, i contatti e le procedure da seguire, sono disponibili sui siti della Azienda sanitaria di competenza territoriale:

https://www.uslumbria1.it/notizie/rilascio-green-pass-per-vaccinazioni-fatte-allestero

https://www.uslumbria2.it/notizie/modalita-per-il-rilascio-certificazione-verde-covid-19-ai-cittadini-italiani-vaccinati-o-guariti-allestero