Con 15 giorni di anticipo sulla tabella di marcia dei lavori, l’impianto fotovoltaico più grande dell’Umbria, quello della Valnestore realizzato nell’ex cava di lignite della Centrale Enel, è ufficialmente entrato in funzione con tanto di all’allaccio alla Rete Enel. Un grande impianto fortemente voluto dalla Provincia di Perugia, dal Consorzio della Valnestore e dai Comuni di Panicale e Piegaro che, dopo la prima gara andata vuoto, non si sono persi d’animo ritrovando poi in seconda battuta un consorzio di imprese umbre – Consenergiagreen – e una banca finanziatrice (BIIS Spa) che dal 5 ottobre scorso hanno iniziato a mettere le basi per l’apertura dell’impianto da record con i suoi 76.700 mq di superficie occupata per una potenza da 3.998,80 kwp. “La centrale – ha spiegato il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi – rappresenta il nuovo corso della Provincia da 3 anni a questa parte: abbiamo puntato sull’energia alternativa per migliorare l’ambiente e la qualità della vita, sfruttando al meglio il nostro patrimonio messo a disposizione per fare imprese e per dare un nuovo sviluppo. Un dato su tutti: grazie alla nuova produzione di energia elettrica si eviterà ogni anno l’emissione in atmosfera di 3834 tonnellate di Co2 e 1190 tonnellate di petrolio equivalente. Il parco deve essere un modello per tutta la regione”. L’assessore Ornella Bellini ha spiegato che il parco della Valnestore è solo il primo passo per il territorio in questione: “Partiamo da questo importante risultato per arrivare quanto prima alla messa in campo di un pool tecnologico specializzato per la produzione di energia alternativa dove il pubblico e privato portino avanti la ricerca per rilanciare le nostre aziende”. Il vicepresidente Aviano Rossi, che ricopre anche l’incarico amministrativo di del consorzio, ha spiegato che “in questi tempi di sacrifici e di anti-casta politica, abbiamo messo in piedi un consorzio che gestisce l’impianto fotovoltaico più grande dell’Umbria senza nessuna indennità né rimborsi spesa. Anche questo è piccolo record per una struttura che tra 18 anni ritornerà in mano pubblica senza debiti e al prezzo simbolico di un euro”. Soddisfatti i sindaci di Panicale e di Piegaro Luciana Bianco e Andrea Caporali, che hanno ribadito che l’energia pulita sarà sufficiente per quasi 2mila persona e allo stesso tempo si creano i presupposti per un nuovo sviluppo industriale.