La prima conferenza stampa: dossier Curi, Brt, opere Pnrr, bilancio, sicurezza a Fontivegge, donne, giovani e nuova Giunta
“Da oggi è il momento del lavoro. Lavoreremo come sempre alacremente, con la schiena dritta e a testa bassa”. Nella prima breve conferenza stampa da sindaca di Perugia, dopo le foto di rito in quello che negli ultimi anni è stato l’ufficio di Andrea Romizi, alla presenza dei suoi consiglieri comunali, collaboratori e sostenitori, Vittoria Ferdinandi indica le priorità della sua azione amministrativa.
Che nel metodo seguirà quanto fatto in questi mesi di campagna elettorale, fatta di “ascolto”, “partecipazione”, “confronto”, “collegialità”.
La campagna elettorale e la città spaccata in due
Promette che sarà “la sindaca di tutti e tutte”, dando valore al significato di quella fascia di sindaco (per ora indossata soltanto per le foto di rito) che deve “legare e tenere unita” una comunità. Che esce però “completamente spaccata in due”, risultato “di una campagna elettorale dai toni troppo accesi”. Ferdinandi ricorda i suoi richiami “al senso di responsabilità dei nostri avversari politici”. E confida nelle promesse che, reciprocamente, si sono fatte al telefono lei e Margherita Scoccia, la candidata del centrodestra che l’ha chiamata dopo la sconfitta: rimettere al centro il bene della città.
La prima sindaca di Perugia
Vittoria Ferdinandi è il primo sindaco donna di Perugia. Anzi, “sindaca”, secondo il termine da lei usato sin da quando ha accettato la candidatura. Un primato che la riempie “di orgoglio e senso di responsabilità”. Un altro passo della popolazione femminile “per sfondare quel tetto di vetro” che ancora troppo spesso preclude alle donne, afferma, molte cariche pubbliche.
“La nostra – assicura – sarà un’amministrazione comunale che si occuperà in modo sostanziale delle tematiche di genere”.
La generazione degli stagisti
Ma soprattutto, Ferdinandi ha ricordato di aver riscattato quella che chiama la “generazione degli stagisti, dei portaborse, di quanti devono avere una formazione sempre superiore di quelli che li hanno preceduti”. Una generazione che l’ha sostenuta con entusiasmo e qualità e a cui Vittoria Ferdinandi ha risposto “riaprendo la porta”.
I giorni della ricognizione
Stadio Curi, Brt, Turreno, Mercato Coperto. Dossier imminenti, per scadenze amministrative o cantieri addirittura già attivati. “Sarà un momento di studio e ascolto” dice Ferdinandi. Assicurando: “Non esiste alcun partito del no”. Né chiusure ideologiche. “C’è bisogno di un tempo di bilanciamento e di ascolto” ripete Ferdinandi.
Ma alcuni “no” e “ni” già deve indicarli, visti appunto i tempi. Come per la proposta sul Nuovo Curi la sua Amministrazione non potrà dare un parere sulla pubblica utilità, non avendo visionato le carte del progetto economico-finanziario che avevano già portato la Giunta Romizi a bocciare la precedente proposta.
Lo stesso per il Brt: prima occorre valutare la variante su via Chiusi per la quale si attende la risposta del Ministero.
“Sul Pnrr – attacca, pur con il suo solito sorriso – si tratta di tutte progettualità con enorme ritardo rispetto ai tempi di realizzazione, con la scadenza del 2026”.
Così come, accusa, “l’immobilismo” di chi l’ha preceduta porta ora la nuova Amministrazione a dover prendere decisioni in tempi ristrettissimi appena dopo il suo insediamento.
Ecco perché, terminato l’incontro con i giornalisti, si chiude nel suo nuovo ufficio con la segretaria al generale del Comune.
Conti del Comune
I conti dell’Ente non sono un problema. Su questo, Vittoria Ferdinandi ha avuto una prima rassicurazione da Alessandra Sartore, già indicata come assessore al Bilancio. Anche se, dopo le parole del ministro Giorgetti, annuncia che la sua Amministrazione non potrà lavorare in una fase espansiva. “Come in questi ultimi cinque anni”, aggiunge, grande ai contributi pubblici arrivati dallo Stato e dall’Unione europea. Tagli e spending review. Sartore è chiamata a ripetere quanto fatto alla Regione Lazio: far quadrare i conti limando la spesa, senza tagliare i servizi.
Sicurezza e Fontivegge
“I grandi investimenti non hanno risolto la situazione di Fontivegge perché non si è riusciti a mettere a fuoco il problema”, dice Ferdinandi a proposito dell’area della stazione teatro di continui episodi di criminalità. Un’area che per la neo sindaca “ha bisogno prima di tutto di opere di rivitalizzazione culturale, sociale ed economica”.
L’aver destinato in quell’area principalmente uffici la porta a non essere vissuta nelle ore serali e nel fine settimana. In quest’ottica, l’ordinanza che vieta il consumo di alcolici “può essere un’ulteriore aggravante” dice Ferdinandi, ostacolo all’apertura di locali e spazi che possano aumentare la sana socialità.
La nuova Giunta
I “giorni della ricognizione” riguardano ovviamente anche la composizione della nuova Giunta. Con una sola casella già occupata, quella appunto assegnata ad Alessandra Sartore.
“Rispetteremo i tempi istituzionali” dice Ferdinandi a proposito dell’insediamento del Consiglio e della Giunta. Sulla cui scelta saranno tre le direttrici. L’individuazione di “profili di altissimo valore”, come quello di Sartore; la volontà espressa dai cittadini attraverso il voto; la “lealtà” ai partiti e alle formazioni che “hanno costruito questa grande alleanza”.
Concludendo ancora: “Sarò la sindaca di tutti e di tutte”.
(a seguire servizio completo)