Va in archivio la nona edizione della Fiera di San Felice - “Mostra mercato del bestiame, dei cereali e dei prodotti tipici ad Alta Quota” a Monteleone di Spoleto
Va in archivio la nona edizione della Fiera di San Felice – “Mostra mercato del bestiame, dei cereali e dei prodotti tipici ad Alta Quota” a Monteleone di Spoleto e ancora una volta le presenze sul piccolo territorio montano della Valnerina danno ragione al sindaco Marisa Angelini che ha sempre creduto in questa manifestazione.
“Ancora oggi a Monteleone di Spoleto – afferma la sindaca – gli animali hanno un ruolo importante nell’economia del borgo, sia per gli allevamenti di bestiame, che per i lavori nei boschi. La Festa ha dato spazio a tradizione, animazione e musica e ha visto la partecipazione di imprenditori, artigiani, produttori e artisti provenienti dal territorio regionale. Abbiamo fortemente voluto anche due approfondimenti su temi che ci interessano da vicino come “Piccoli comuni e territori montani uniti per lo sviluppo sostenibile nei territori” e “Il farro DOP di Monteleone di Spoleto, dalla terra alla tavola: un processo Gourmet”.
Le passeggiate a cavallo, in bicicletta e a piedi hanno caratterizzato la giornata di domenica grazie alla collaborazione con “MTB” di Spoleto e al CAI sezione di Leonessa insieme a Intgeomod srl e MuST- Museo. La passeggiata Monteloene di Spoleto-Ruscio-antiche Ferriere ha visto la partecipazione di un gruppo di 30 persone provenienti da tutta l’Umbria guidate da Gabriele Lena e Massimiliano Ferrari e Andrea Marcocci entrambi accompagnatori CAI.
Il workshop dedicato al Farro DOP è stato coordinato da Monica Petronio Presidente Slow Food Umbria. Durante l’incontro Renzo Torricelli ha fatto emergere le caratteristiche genetiche dal farro di Monteleone di Spoleto, coltivato in aree marginali, senza fertilizzanti perché “questo prodotto – ha ricordato Torricelli – è resistente alla siccità e alle alluvioni ed era conosciuto fin dall’antichità infatti si narra che nel ritrovamento della famosa Biga siano emersi resti di farro, non solo, durante la seconda guerra mondiali i tedeschi razziavano dai villaggi il grano e lasciavano il farro, che non conoscevano, pensando che venisse dato agli animali, invece fu il nutrimento principale che fece sopravvivere la popolazione montana”. A seguire Donatella Pitasso ha presentato il suo studio sul “Farro in terapia nutrizionale” spiegando come il farro sia nutriente e più leggero di altri cereali, ricco di potassio, utile nelle diete perché la proteina del farro è molto leggera. Molti studi indicano questo prodotto come antitumorale. In chiusura il sindaco Angelini ha consegnato un riconoscimenti ai produttori Margherita Cristiani Az. Agr. Vcasa Vespina di Orvieto che produce Birra fatta con luppolo di alta qualità e farro 30%, Luca Cicchetti Associazione Produttori di Farro DOP e Marco Caffarelli della 3A-PTA che produce pasta al farro. In fine al sindaco di Montereale (L’Aquila) Massimiliano Giorgi è stato consegnato un attestato di gemellaggio con l’apertura a creare un percorso per unire i due territori.
Raffaele Benedetti Presidente dell’associazione Monte Patino ha consegnato alla Sindaca Angelini due medaglie commemorative di Papa Urbano VIII coniate per l’apertura delle miniere di ferro di Monte Birbone, queste resteranno esposte nel Museo Civico di Monteleone.