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Grande successo per il convegno Unises sull'ammodernamento urbanistico

Venerdì 11 aprile si è tenuto di fronte ad una platea composta da imprenditori, professionisti e giovani studenti il convegno promosso al Centro Congressi Capitini di Perugia dall’associazione apartitica UNISES (Unione Nazionale Imprese per lo Sviluppo Economico Sostenibile) dal titolo “Piano Sistemico Nazionale di Ammodernamento Urbanistico – Effetti sullo sviluppo e sull’occupazione nel Paese Italia”.

Dopo l’introduzione ad opera del Presidente del comitato promozione eventi culturali UNISES Andrea Billeri, è intervenuta la Senatrice del Pd Valeria Cardinale che ha portato i saluti del Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali. «Siamo molto felici di poter ospitare questo appuntamento e trattare un argomento così importante. Perugia ha da tempo iniziato a ragionare sul tema della rigenerazione urbana e penso che il trattato elaborato da UNISES sia molto interessante, dal momento che si pone l'obiettivo di utilizzare al meglio gli edifici esistenti».

In seguito a prendere la parola è stato il Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia Gianluca Spoletini. «Il Piano di ammodernamento urbanistico nazionale promosso da UNISES è un’idea forte dotata di una dimensione strategica che può realmente servire a invertire l’attuale trend negativo delle attività edilizie. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia sta seguendo con grande interesse questa iniziativa, perché oltre a collimare con il punto di vista della categoria volto ad avere territori ed edifici migliori in termini di qualità ambientale e insediativa, ci fa comprendere l’importanza del riappropriarci di una vision strategica di sviluppo per il nostro Paese, ormai rassegnato al “non” avere idee per una programmazione di lungo periodo».

Il convegno è poi entrato nel vivo con la presentazione, da parte dell’economista Stefano Baldassini, del “Piano Sistemico Nazionale di Ammodernamento Urbanistico”. «Oggi – ha spiegato – mancano prospettive rispetto ad uno sviluppo economico sostenibile e alla piena occupazione. Occorre quindi affrontare seriamente una pianificazione strategica per uscire dalla spirale negativa in cui l’Italia è piombata ormai da tempo a causa di alcune criticità: le troppe norme, che creano incertezza nel diritto e ci impediscono di essere competitivi nel panorama europeo ed internazionale, l’esistenza di tanti centri di potere, l’eccessiva burocrazia, la mancanza di politiche economiche a lungo termine, finalizzate alla crescita del PIL e alla riduzione del debito pubblico, nonché, di politiche di finanziamento dell’economia reale».

UNISES vuole quindi dare il proprio contributo per il rilancio dell’Italia. «Servono Piani Nazionali Sistemici, ovvero, di programmazione economica su settori strategici – ha affermato Baldassini – e fondi strutturali dedicati all’erogazione di finanziamenti a favore di imprese e famiglie, che riteniamo debbano nascere da un patto di partecipazione mista tra pubblico e privato. Sarebbe opportuno istituire una società di scopo sistemica quotata in borsa partecipata dallo Stato al 10%, dalle banche al 41% e con un flottante pari al 49%, in grado di emettere obbligazioni (Italy Bond) con alto rating, in virtù dell’assetto societario sopra indicato, di una governance dualistica con un consiglio di sorveglianza e uno di gestione, nonché, di una duplice garanzia rappresentata da assett fruttiferi pubblici dello Stato e dalle garanzie reali, ovvero, ipoteche iscritte sugli immobili in ragione dei mutui concessi».

«Tutto il mondo economico-finanziario – ha fatto notare Baldassini – ci considera in una situazione di pre-default e per evitare il fallimento del Paese dobbiamo far convergere i nostri sforzi su progetti mirati e finalizzati alla crescita del PIL. L'obiettivo del primo Piano Sistemico Nazionale proposto è quello di riqualificare gli edifici situati nei centri storici e rigenerare quelli delle periferie portandoli a norma rispetto al rischio simico ed in efficienza energetica. Il 50% dei cittadini ritiene di abitare in case sicure ma in realtà soltanto il 5% degli edifici presenti sul territorio nazionale è veramente a norma, in quanto costruito dopo l'ultima riclassificazione sismica del 2006 e in ragione delle più recenti disposizioni normative in materia sismica del 2008. Con il Piano di Ammodernamento Urbanistico si potranno mettere in sicurezza tutti i comparti urbani siano essi abitativi, che del terziario o produttivi, nonché, rimodulare le destinazioni d’uso per invertire il trend di spopolamento dei centri storici e contestualmente stimolare le relative attività turistico ricettive, ed infine per riorganizzare la funzionalità urbanistica delle periferie».

UNISES ha previsto che con il progetto, visionabile sul sito http://unises.org/centro-studi/, sarà possibile dare il via ad una serie di appalti per un totale di 67 miliardi di euro l’anno, da destinare alla rigenerazione degli edifici stoppando così il processo di cementificazione e sottrazione di suolo. «Il Piano è a lungo termine – ha rivelato Baldassini – e sarà in grado di assicurare benefici per più generazioni. Guardando alla fase di start-up sarà in grado di stimolare oltre un milione di posti di lavoro e a favorire un ampliamento del PIL. In progress e con riferimento al macro ciclo economico 2015-2035 del fiscal-compact consentirà inoltre: di ridurre ulteriormente il tasso di disoccupazione a livelli fisiologici rispetto all’attuale e drammatico 13%, di portare la pressione fiscale aggregata (oneri sociali, dirette e indirette) a livelli sostenibili prossimi al 30% rispetto all’attuale 44,3%, di portare in sicurezza il rapporto debito pubblico/PIL in costanza di sostenibilità del debito privato».

Al convegno hanno partecipato, sposando in pieno la causa portata avanti da UNISES, anche la dirigente del settore pianificazione territoriale e sviluppo economico della Provincia di Terni Donatella Venti, i Deputati Catia Polidori (Forza Italia) e Giampiero Giulietti (Partito Democratico), il Senatore Stefano Lucidi (Movimento 5 Stelle), i Consiglieri Regionali Manlio Mariotti (Partito Democratico) e Raffaele Nevi (Forza Italia), il responsabile della direzione regionale “Programmazione, Innovazione e Competitività dell'Umbria” della Protezione Civile Sandro Costantini, il Professore Ordinario presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia Carlo Andrea Bollino, gli esponenti dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia Luca Cesaretti e Sergio Falchetti, il consigliere dell'Ordine degli Avvocati della Provincia di Perugia Marco Piazzai, il Coordinatore regionale di Confesercenti Umbria Daniele Stellati, il Vice Presidente nazionale Anaci Marco Cimarelli, il Direttore della Cassa Edile di Terni Francesco Battaglioli ed il Segretario regionale Fillea – Cgil Umbria Gianni Fiorucci.

L’incontro si è poi chiuso con l’intervento del Presidente del Consiglio direttivo nazionale UNISES Carlo Costantini, che ha ringraziato i presenti annunciando che le prossime tappe del tour promosso dall’associazione avrà luogo a Terni a maggio su richiesta di alcuni esponenti di ordini professionali della stessa provincia presenti al convegno Perugia, per poi proseguire a Milano nel mese di giugno.