SI è tenuto anche quest’anno il consueto appuntamento con la tradizione, il sapore e l’agricoltura: Marsciano in questi giorni si è trasformata nel teatro della Fiera Verde e di Biofest, la manifestazione divenuta fiore all’occhiello dell’Umbria. Il tempo incerto non ha fermato i tanti visitatori che hanno affollato, nell’ultimo weekend, gli stand dell'evento che da due anni promuove l’agricoltura biologica nata dalla collaborazione tra la Provincia di Perugia e la Cia dell’Umbria. I due eventi focalizzano l'attenzione sulle produzioni agroalimentari e biologiche di qualità, con stand dedicati anche alla florovivaistica e al giardinaggio. Non solo: nel suggestivo contesto dell’ex tabacchificio, emblema dell’imprenditorialità agricola del territorio e quindi perfetta cornice per l'evento, i bioagricoltori hanno offerto il meglio delle loro eccellenze produttive incontrando ancora una volta il gusto dei tanti che hanno apprezzato le loro prelibatezze. Una ulteriore dimostrazione dell’attenzione con la quale un pubblico sempre più vasto, nonostante il momento di crisi economica, sceglie per la propria alimentazione prodotti che sappiano abbinare la tipicità alla qualità e sanità. Nell’ultimo anno, infatti, il mercato del biologico si è potenziato ulteriormente passando, a livello nazionale, dai 370 milioni di euro del 2010 ai 470 del 2011.
Riflessioni… tra gli stand – Passeggiando tra gli stand, i visitatori hanno potuto apprezzare le prelibatezze del territorio umbro e nazionale: dall'olio extra vergine d'oliva, al miele degli apicoltori, agli insaccati e formaggi, tutto rigorosamente di produzione biologica. Presenti inoltre stand di artigianato, hobbistica e collezionismo: vecchi oggetti, occasioni dell’usato, lavori fatti a mano e tanto altro, intorno al mondo del “verde”. La manifestazione ha offerto, oltre agli stand ed alla mostra mercato, numerosi incontri e discussioni su svariate tematiche legate all'ambiente e ad un equilibrato rapporto con esso, degustazioni di prodotti tipici e momenti conviviali.
La presenza delle istituzioni – Presso la sala Aldo Capitini il sindaco di Marsciano Alfio Todini ha sottolineato l'importanza delle tematiche legate all’agricoltura biologica, alla sensibilizzazione dei cittadini sui temi della salute, dell’alimentazione e della riscoperta del consumo dei prodotti derivanti dall’economia locale. Si realizza così una “catena corta” della distribuzione, direttamente dal produttore al consumatore, capace di promuovere e favorire uno stile di vita coerente con il rispetto dell'ambiente, orientato al consumo consapevole di prodotti biologici. Il sindaco ha inoltre evidenziato il sensibile aumento del trend dell'agricoltura biologica nella regione, che al momento costituisce circa il dieci per cento dell'intera produzione agricola, ma che con il passare del tempo può affermarsi sempre di più come motore di una sviluppo economico-culturale, tenendo presente lo stretto legame fra biologico e turismo nella regione.
Di particolare interesse l’incontro di presentazione del progetto “Io Mangio Bio”, che si è tenuto nel pomeriggio di sabato 14 aprile. Introdotto da Leonardo Laureti della Giunta regionale della Cia dell’Umbria, che ha illustrato le caratteristiche e l’importanza dell’agricoltura biologica in Italia e nella nostra regione, il convegno si è rivelato un’occasione importante di dibattito sullo “stato dell’arte” del biologico in Umbria. L’incontro è stato concluso da Leonardo Fontanella, vicepresidente regionale della Cia, che ha ribadito l’interesse con il quale l’Organizzazione segue e sostiene da sempre l’agricoltura biologica. “Sul futuro del comparto siamo fiduciosi – ha detto tra l’altro Fontanella – anche perché le proposte in discussione sulla politica agricola comunitaria per il periodo 2014-2020 sembrano andare verso un sostegno ancora più convinto all’agricoltura di qualità, sostenibile per l’ambiente ma anche grande opportunità per l’economia e per la società.”
Video fornito da Cia Umbria
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