(Car. Cer.) –“E’ una bimba”. Serena Autieri e Enrico Griselli hanno raggiunto Spoleto – dove si sono conosciuti e sposati (clicca qui) – per dare la bella notizia ai genitori di lui e trascorrere tutti insieme qualche giorno di riposo. Lui non la perde di vista un solo istante, specie da quando è in dolce attesa.
il nome resta top secret – La primogenita verrà alla luce a marzo prossimo. La notizia del lieto evento girava già da qualche giorno in città ma solo in queste ore se ne è avuta conferma grazie all’intervista che la bella attrice e cantante partenopea ha rilasciato in esclusiva a Oggi (in edicola) che le ha dedicato l’intera copertina. “Ma quale coppia di gemelli” ci dice al telefonino mentre è in partenza dalla città del festival “era solo una invenzione di qualche giornalista, è una bimba”. All’inviata Michela Auriti che l’ha intervistata a Londra la Autieri non ha nascosto l’intenzione di avere due figli “anche se Enrico vorrebbe fossero tre”. Il lungo week end lo hanno trascorso all’insegna dello shopping, da corso Mazzini e a corso Garibaldi, così da non far torto a nessuno: un salto da Mariangela, la profumaia di fiducia di Serena , e in via Portafuga da Benedetta Santirosi per l’acquisto di alcuni capi di vestiario, solo per citare alcune delle boutique “visitate” dalla coppia.
Se ha deciso di abbandonare momentaneamente la passione per la moto (lei possiede una Ducati rossa, lui bianca), non ha alcuna intenzione di lasciare il lavoro. Domani riprenderà a girare “Nessuno ci può fermare” con Salemme, Depardieu e Gianmarco Tognazzi la cui uscita al cinema è prevista per la prossima primavera. Il 14 febbraio, per San Valentino, è attesa invece la prima de “Il principe abusivo” per la regia di Alessandro Siani (prodotto da Cattleya e distribuito da Rai01) con Cristian De Sica, con la Autieri impegnata ad interpretare il ruolo di una fruttivendola napoletana. “Una commedia romantica che sono certa piacerà al pubblico” dice la Autieri, felicissima di interpretare il ruolo di una “popolana”. E forse, aggiungiamo noi, anche di disintossicarsi dai cinepanettoni.
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