Categorie: Cronaca Perugia

Gli studenti medi e universitari scendono in piazza

Gli studenti medi e universitari sono scesi oggi in piazza a Perugia come in altre circa 60 città di tutta Italia per la giornata internazionale degli studenti, chiedendo a gran voce “un mondo all'altezza dei sogni che abbiamo”.

La manifestazione a Perugia ha visto scendere in piazza insieme gli studenti universitari e delle scuole medie superiori, in un corteo partecipato ma non affollatissimo che si è snodato da piazza Partigiani fino a piazza IV novembre, dove si è tenuto un sit in con dibattito sui temi della protesta, seguito da alcuni momenti musicali.

“I continui tagli e le riforme di scuola e università italiane, che hanno creato nuove barriere all'accesso all'istruzione a tutti i livelli, si vanno oggi ad inserire in un quadro internazionale drammatico”, hanno detto gli organizzatori. “Di fronte ad una imponente crisi economica strutturale l'attuale classe politica è convinta che la risposta per uscire sia tagliare gli investimenti pubblici nei settori del welfare e del lavoro, attaccando diritti e salari colpendo ulteriormente le giovani generazioni”.

Al centro della protesta i principali temi sono stati il diritto allo studio, senza barriere sociali o economiche, ad esempio nell'accesso all'università. Ma anche l'occupazione e il mondo del lavoro: “Vogliamo un futuro che non sia mangiato dal vortice degli stage gratuiti, del lavoro nero, dei contratti a tempo determinato, dell’assenza di stabilità e lavoro. Un futuro libero dalla precarietà”.

Un ingente numero di forze dell'ordine ha assistito al passaggio del corteo, presidiando in particolare i “punti sensibili”, come i palazzi delle istituzioni e gli istituti bancari di corso Baglioni, ma il corteo si è svolto in modalità del tuto pacifica.

In Italia – Gli stuidenti medi e universitari sono scesi oggi in oltre 60 città di tutto il Paese, focalizzando la propria protesta contro gli effetti della crisi. Milano e Palermo sono i due centri dove sono le manifestazioni sonostate più accese. Nel capoluogo lombarso il corteo ha attaccato diverse vetrine di banche, considerate i veri responsabili della crisi, mentre una parte ha tentato senza successo di forzare un blocco delle forze dell'ordine per raggiungere la sede della Bocconi, luogo simbolo anche del nuovo governo Monti.

A Palermo è stato registrato un ferito in occasione di un assalto di studenti a una filiale di banca, nel tentativo di occuparla. Manifestazioni molto numerose sono state tenute anche a Roma e a Torino, senza però registrare scontri. (fda)

Foto: Stefano Dottori