Non sono convinti dei numeri forniti da Adisu circa la risposta agli alloggi per gli studenti i responsabili di Link Coordinamento Universitario Perugia. Che il 17 novembre saranno in piazza per chiede “spazi di confronto costanti”, attraverso “un tavolo permanente per interventi di breve termine e per la rigenerazione urbana sul lungo periodo”.
Proposta che accompagna un documento di richieste alle istituzioni in merito alla crisi degli alloggi per gli studenti. Con loro, rappresentanze della CGIL, tra cui i lavoratori del trasporto pubblico locale, e in qualità di uditori diversi membri della politica, come l’onorevole Emma Pavanelli, i consiglieri comunali Francesca Tizi e Fabrizio Croce ed esponenti di Alleanza Verdi/Sinistra Perugia.
Il sindacato studentesco ha denunciato come, nonostante gli annunci della Regione sulla copertura totale delle richieste, continui a non essere sufficiente il numero di posti letto e gli interventi in campo abitativo. L’attuale copertura sarebbe stata possibile solo in virtù della rinuncia di centinaia di studenti alla stanza offerta dall’Ente regionale; la situazione precaria e le convocazioni tardive a molti ragazzi, inizialmente informati di non essere beneficiari, avrebbe portato molti a rinunciare a vivere in città o a ripiegare sul mercato privato degli affitti. Insomma, i numeri forniti da Adisu sono da interpretare.
Nel documento sono inoltre elencate richieste, sul breve termine, di interventi per mettere un tetto al costo degli affitti, aumentare le strette contro le piattaforme online come AirBnB, stabilizzare il pass per il trasporto pubblico locale con un accordo biennale e introdurre corse notturne. Sarebbe necessario anche mappare le esigenze di aule studio e spazi di aggregazione aperti alla cittadinanza nelle periferie, dove molti studenti si sono ritrovati a vivere a causa dell’offerta insufficiente di case nelle aree dei poli universitari.
Ma al di là delle singole problematiche, gli studenti di Link vogliono la certezza di avere un momento istituzionale e costante di confronto su di esse. Da qui, appunto, la richiesta di un tavolo permanente interistituzionale di concertazione composto da Comune, Regione, i sindacati studenteschi, dei lavoratori edili e del trasporto pubblico locale. “Servirebbe per monitorare il mercato privato – argomentano – lo stato di avanzamento dei lavori per i collegi pubblici e, sul lungo termine, immaginare una serie di interventi strutturali sulla città in grado di costruire un modello di prossimità dei servizi e dei luoghi di vita e lavoro degli studenti”.
Dopo l’esposizione introduttiva del coordinatore degli studenti, Nicola Cardinali, è intervenuta una rappresentanza della segreteria generale della Cgil Perugia, esprimendo sostegno e condivisione su larga parte del documento. Sottolineando come dalle proposte di rigenerazione urbana, edile e sociale degli studenti si possano sia affrontare i problemi di garanzia del diritto allo studio sia coinvolgere ampi settori dell’industria e dell’economia per un rilancio della produzione e dell’occupazione.