L’immagine simbolo è quella che ritrae l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia che si porta le mani al viso. E’ il 25 maggio 2018. E tra i vertici dell’Azienda ospedaliera ed alcuni politici c’è ormai la certezza che la Procura di Perugia sta indagando sui contratti di assunzione. Per i magistrati, come scrivono nelle 489 pagine inviate al giudice, è preoccupato perché sa dell’indagine in corso.
Nonostante le informazioni fatte trapelare e le precauzioni prese per non essere intercettati (la Procura definisce queste attenzioni “maniacali”) le telecamere fatte nascondere dai magistrati nell’ufficio di Duca e del direttore amministrativo Maurizio Valorosi riprendono cose che dovevano restare nel segreto delle stanze.
Incontri in cui, secondo i pm, si raccolgono i desiderata sui candidati da favorire, si passano le domande d’esame, si verifica la corrispondenza delle graduatorie finali con le volontà di politici e sindacalisti. Mani tese a passare foglietti, di continuo. In quelle carte ci sono le domande d’esame, sono sicuri i pm, sulla base delle intercettazioni ambientali effettuate.
Il 9 luglio 2018 Duca, nell’ufficio di Valorosi, mette il suo telefonino nel cassetto della scrivania. Per non essere intercettato, secondo la Procura. Il 13 luglio 2018 Duca e Valorosi, ormai consapevoli della presenza delle telecamere, parlano sottovoce; il direttore amministrativo si copre anche la bocca con le mani.