GLI ESERCENTI DI BORGO CONTRO I COMMERCIANTI DELLA PERIFERIA. (Leggi i 12 punti) - Tuttoggi.info

GLI ESERCENTI DI BORGO CONTRO I COMMERCIANTI DELLA PERIFERIA. (Leggi i 12 punti)

Redazione

GLI ESERCENTI DI BORGO CONTRO I COMMERCIANTI DELLA PERIFERIA. (Leggi i 12 punti)

Ven, 08/02/2008 - 00:27

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Perché solo chi va a fare shopping nel centro storico deve pagare per poter parcheggiare? Perché non estendere le strisce blu, riducendo ovunque il ticket, in tutto il territorio del comune di Spoleto? Di certo, tra le richieste fatte dai commercianti che fanno parte dell'associazione culturale “Il Borgo” questa potrebbe essere quella che l'amministrazione comunale potrebbe prendere in seria considerazione. E mentre i negozianti della parte alta della città si disperano per la crisi economica per cui grande colpa avrebbe la chiusura della zona a traffico limitato, quelli della parte bassa (borgo e dintorni) chiedono che corso Garibaldi diventi un'isola pedonale.

I negozianti di borgo, che fanno capo all'omonima associazione presieduta da Silvio De Angelis, hanno inviato in questi giorni una lettera al sindaco di Spoleto Massimo Brunini chiedendo un incontro, ma presentando anche dodici punti molto interessanti.

“Dopo mesi di richieste di dialogo con il sindaco e l'assessorato allo sviluppo economico e al commercio – è scritto nella missiva firmata da tutto il direttivo dell'associazione ‘Il Borgo' – noi commercianti di Borgo non abbiamo ancora ottenuto la possibilità di collaborare ed esternare il nostro punto di vista su argomenti che riteniamo di fondamentale importanza per lo sviluppo della nostra città, perciò abbiamo deciso di tentare un dialogo con l'amministrazione attraverso questa lettera aperta”.

Si sentono penalizzati, i commercianti di corso Garibaldi, a causa dei lavori di ripavimentazione della zona e a causa della crisi del turismo. Ed anche dagli eventi culturali promossi soltanto nel pieno centro storico, come “Spoleto Tipica” a Palazzo Leti Sansi. Ma, nonostante tutto, la “via dello shopping” spoletino rimane comunque un punto di riferimento per gli acquisti degli abitanti della città del festival. Difficile dunque pensare che alla protesta dei commercianti di “Spoleto bassa” non segua l'indignazione di quelli di “Spoleto alta”, che riescono a tirare il fiato soltanto nei periodi di maggior afflusso turistico.

Ma tornando in borgo, sono dodici le richieste fatte dai commercianti al Comune, ed eccole qui, punto per punto.

  1. Chiediamo fortemente che i lavori del rifacimento del manto stradale di Corso Garibaldi inizino prima possibile e che siano rispettati i tempi di realizzazione, con l'impegno della ditta di utilizzare quante più risorse umane possibili per accelerare la chiusura dei lavori.
  2. Altresì si richiede a gran voce che l'amministrazione s'impegni ad approntare quanto prima possibile i lavori in via dei Gesuiti e via del Macello Vecchio, utilizzando lo stesso materiale e le stesse modalità di corso Garibaldi, ritenendo queste vie parti integranti del Borgo.
  3. A tal proposito si rende noto che da diversi anni ormai chiediamo l'ampliamento dell'area commerciale nelle zone limitrofe a corso Garibaldi, proprio per evitare il degrado di una zona caratteristica del centro storico che altrimenti diverrebbe fortemente a rischio per i nostri giovani. L'ampliamento potrebbe essere favorito da incentivi e dall'abbattimento delle tasse comunali a favore delle nuove attività che si volessero insediare in tale zona. Non siamo contrari all'apertura di nuove attività, ma chiediamo che prima di aprire altrove nuovi centri commerciali, creando una dispersione di risorse che impoverisce ulteriormente il centro storico, si ristrutturino e si occupino i locali entro la cinta muraria, perché convinti che questa sia la sola strada per salvare e far rivivere la nostra città.
  4. Chiediamo gli incentivi e l'abbattimento delle tasse comunali anche per tutte quelle attività che saranno penalizzate dai lavori della strada e per tutta la durata degli stessi.
  5. Esprimiamo fortemente la volontà, una volta conclusi i lavori, di chiudere al traffico la zona e di dichiararla isola pedonale, fatta eccezione per il carico e scarico merci fino alle 10.30 del mattino.
  6. Noi non siamo contrari al pagamento del ticket del parcheggio, ma tutti i clienti ci fanno notare che abbiamo le tariffe più alte dell'Umbria e non si comprende come mai questa tassa la debbano pagare solo i frequentatori del centro storico, danneggiando esclusivamente i negozianti di tale zona. Abbassiamo il ticket ad una cifra irrisoria, ma paghiamolo tutti, anche in periferia.
  7. Sono anni che richiediamo uno studio di fattibilità per la copertura di corso Garibaldi e tanto si è aspettato che Foligno ci ha superato con i fatti e non con le chiacchiere, grazie ai contributi dell'associazione commercianti e dell'associazione degli industriali di Foligno. Allora noi ci chiediamo: che cosa ha finanziato la nostra amministrazione con i fondi per lo sviluppo del centro storico? E dove vanno a finire tali fondi, visto che il centro continua ad essere un cantiere permanente, sporco, disabitato, maltenuto, con attività al limite della sopravvivenza e soprattutto con un calo turistico che francamente ci preoccupa moltissimo?
  8. A questo proposito ci insospettiscono anche tutte le nuove associazioni ed affini, nate ieri per gestire i recentissimi fondi della Comunità Europea sui centri storici. Noi commercianti siamo insediati qui da quasi cento anni e pensiamo di meritare maggiore attenzione di chi si è inventato un ruolo all'ultimo momento solo perché ha fiutato una eventuale speculazione. L'amministrazione comunale deve verificare attentamente la serietà di chi vuole operare nel centro storico prima di dar loro credibilità, per non incorrere in possibili errori. Un esempio è stato l'evento della Mongolfiera – pseudo Ferrari, vero e proprio flop, proposto da persone di dubbia serietà, accettato e pagato anche dai commercianti proprio perché presentatoci dall'assessorato al commercio.
  9. Sono mesi che stiamo chiedendo di rimuovere i recenti cartelli stradali posti sulla via Flaminia che indicano come accesso al centro storico solo l'ingresso sud della città. Il centro storico è uno soltanto e parte da piazza Garibaldi e qualunque altra definizione lo renderebbe monco, incompleto, sminuito ed impoverito. Chi divide in settori Spoleto ne fa un piccolo paesino di provincia e non una città, le esigenze possono essere anche diverse ma non il valore.
  10. Vogliamo evidenziare inoltre che le manifestazioni importanti, come ad esempio Vini nel Mondo, funzionano solamente quando queste coinvolgono tutta la città e non solamente un settore di essa. Se la zona interessata dalla manifestazione è troppo ristretta, perde naturalmente d'importanza, com'è avvenuto per Spoleto Tipica svoltasi unicamente a Palazzo Leti Sansi. La stessa cosa dicasi per gli eventi di fine anno: troppi spettacoli di nicchia non rivolti al grande pubblico e neppure uno che abbia portato un minimo di afflusso nelle vie centrali della città.
  11. Chiediamo a salvaguardia dell'immagine della nostra pur sempre bellissima città e soprattutto dei nostri giovani che, come è stato già messo in pratica nella città di Vicenza, sia emessa un'ordinanza che vieti il consumo di alcolici in strada nel centro storico. Infatti facciamo notare come purtroppo è sempre più frequente assistere al triste spettacolo di giovani e giovanissimi che passeggiano per le nostre strade con la fatidica bottiglia di birra in mano. Non desideriamo di certo un centro storico pieno di bottiglie vuote, vetri rotti ed ubriaconi in strada.
  12. In ultimo vogliamo porgere una domanda: che fine ha fatto la Sala Bingo? Alla sua inaugurazione, a detta del sindaco, avrebbe dovuto essere anche una sala multimediale ad uso e servizio dell'intera comunità ed invece si è rivelato essere l'ennesimo fallimento.

Il consiglio direttivo dell'associazione “Il Borgo”


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