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GLI AMICI DI MARCO MONTIONI FONDANO LA M8, DOMANI L'ESORDIO ALLA BRUNA

Farà il suo esordio domani a la Bruna di Castel Ritaldi la M8, la squadra nata per rendere omaggio alla memoria di Marco Montioni, il diciottenne tragicamente scomparso a ottobre scorso a causa di un incidente stradale.

I suoi amici, infatti, hanno deciso di realizzare un qualcosa di concreto e tangibile dedicato a questo ragazzo. Da qui l'idea di creare una squadra (che militerà in terza categoria) che coinvolge tutti coloro che lo frequentavano: da chi giocava a calcio insieme a lui a chi frequentava l'oratorio del Sacro Cuore fino agli amici del fratello. Una trentina di giovani, quindi, indosseranno quest'anno le maglie della M8, compagine che prende la denominazione dal nome di Marco e dal suo numero di maglia preferito. Tutti in modo assolutamente gratuito. A presiedere la squadra, come voluto dagli stessi giocatori, è il padre di Marco, Tommaso Montioni, che ha raccolto con favore il loro invito. Mister è lo zio del ragazzo, Giampaolo Massimo Virgili, noto calciatore spoletino con precedenti illustri nei settori giovanili di squadre di serie A e della nazionale italiana. Ma anche l'allenatore Enzo Rambotti, che per molti anni ha seguito i ragazzi, ha voluto mostrare vicinanza a questa nuova squadra, pur non potendo assumere lui l'incarico per via degli impegni con altre società sportive.

La M8 si allena al campo sportivo Voluntas e gode di ottimi rapporti con la società padrona di casa. Nel campo del Flaminio, comunque, si vede aggirarsi anche don Edoardo Rossi, parroco di San Sabino ed in precedenza viceparroco del Sacro Cuore. Il giovane sacerdote campellino, infatti, non si è tirato indietro nel sostenere i giocatori della squadra dedicata a Marco, che ha visto crescere sin da quando era seminarista.

Non mancano i problemi per questa nuova compagine calcistica, che si trova ad affrontare vari costi ed è alla ricerca di sponsor e sostenitori, ma anche il problema di giocatori vincolati ad altre società sportive. Nonostante questo, però, le premesse perché la squadra si impegni al massimo e riesca a raggiungere i suoi obiettivi ci sono tutte.

(Sara Fratepietro)