Spoleto

“Giunta non taglia propri emolumenti ma dice no a bus gratis over 75, chi ha patologie e a Polizia”, la denuncia di Insieme per Spoleto

Tagliare del 10% gli emolumenti agli amministratori avrebbe consentito di prevedere bus gratis per over 75enni, cittadini bisognosi di trasporti per cure e più fondi alla Polizia locale; ma nel pasticcio emerso con le ultime variazioni del bilancio 2025, non solo non sono state previste le tre proposte presentate da Insieme per Spoleto e votate all’unanimità dal parlamento di Spoleto, ma neanche il taglio ai redditi. E’ quanto ricorda la lista civica Insieme per Spoleto (centrosinistra) in una nota che chiama nuovamente in causa l’amministrazione comunale.

Ricordiamoli quindi gli emolumenti che dal 2021 al 2024, per legge nazionale, hanno subito variazioni dal 36% (come nel caso del sindaco) al 55% (assessori e presidente del consiglio comunale. Per Comuni tra 30mila e 50.000 abitanti al primo cittadino vanno € 4.830 lordi al mese, al vice sindaco (Danilo Chiodetti) € 2.656,47, agli assessori e presidente dell’assise € 2.173,60. Emolumenti che si abbattono del 50% per chi è lavoratore dipendente (se continua a lavorare presso una PA o società); nessuna decurtazione in caso di lavoro autonomo / libero professionista. Un taglio che il parlamento cittadino, boicottato dalla Giunta, aveva previsto anche per sé: i consiglieri comunali, infatti, percepiscono circa 37 euro per ogni seduta del consiglio e delle commissioni (non è previsto per la capigruppo), un costo che per alcuni può arrivare sui 1.000 – 1.200 euro l’anno.

Leggiamo il comunicato: “Il bilancio di un comune è uno strumento fondamentale per la gestione delle risorse pubbliche e per il benessere della comunità, ma non è solo uno strumento contabile. Gli emendamenti al bilancio sono strumenti essenziali attraverso cui gli eletti in Consiglio Comunale possono rispondere a necessità emergenti, ottimizzare le spese e garantire che i fondi siano allocati in modo equo e responsabile” dicono da Insieme per Spoleto “come gruppo consiliare abbiamo presentato nel febbraio scorso tre emendamenti al bilancio di previsione, approvati all’unanimità, che non solo riflettevano la volontà politica di migliorare la vita dei cittadini, ma permettevano anche di indirizzare risorse verso settori chiave come la sicurezza, i servizi sociali per gli anziani ed il trasporto gratuito per chi aveva bisogno di cure sanitarie. Quando un Consiglio Comunale approva emendamenti e con essi modifica il bilancio presentato dalla Giunta Comunale ci si aspetta che vengano implementati in tempi brevi, con chiarezza sui capitoli di bilancio interessati. Così non è stato. Non sono stati fatti i necessari atti e non si è provveduto alla attuazione di quanto deciso dal Consiglio Comunale. Un fatto gravissimo, non solo da un punto di vista politico. Ciò crea gravi conseguenze per la trasparenza e l’efficacia dell’amministrazione comunale e va ad incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni che vengono percepite come distaccate dalla realtà e dai bisogni della comunità.

Quanto avvenuto con il bilancio di previsione è una testimonianza del nostro impegno verso la comunità che rivendichiamo con orgoglio. Siamo convinti che il bene comune debba prevalere sulle vanità di qualche assessore o consigliere e infatti avevamo fatto approvare il trasporto gratuito per gli ultra settantacinquenni, avevamo trovato risorse per garantire il servizio notturno della polizia locale ed il servizio, gratuito, di trasporto per quelle persone che avevano bisogno di recarsi a fare delle visite fuori città. I soldi li avevamo trovati andando ad esempio a tagliare del 10 per cento i costi della politica decurtando gli emolumenti di tutti gli amministratori. Il Sindaco e la sua maggioranza invece di pensare al sociale e a far attuare quanto stabilito dal Consiglio Comunale hanno preferito concentrarsi sul taglio dei nastri ed a fare inutili passarelle utilizzando impropriamente la fascia tricolore. Far finta di nulla e continuare con una narrazione lontana dalla realtà non è il solo (ormai noto) atto di arroganza e negligenza di questa amministrazione. È lo specchio della mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. Crediamo che l’Amministrazione Comunale deve assumersi con serietà le sue responsabilità, e con essa le forze politiche che l’hanno sostenuta fino ad ora, risparmiando alla nostra comunità lo spettacolo imbarazzante dello scaricabarile che si sta consumando 4 in queste ore tra i vari dirigenti comunali e tra il Sindaco e la struttura comunale. È tempo di dare alla nostra Città un’amministrazione più autorevole, trasparente e in grado di rispondere realmente ai bisogni della popolazione. I nodi sono già al pettine e la verità è sotto gli occhi di tutti. È tempo di riconoscerlo e agire, anche se con colpevole ritardo” concludono Paolo Piccioni, Giancarlo Cintioli e Donatella Loretoni