Dopo quello di Matteo Grandi, che Andrea Romizi avrebbe visto bene nell’organizzazione di grandi eventi, per dare anche un taglio “smart” ad alcune iniziative, il sindaco incassa il “no, grazie” anche di Fotinì Giustozzi, l’imprenditrice eletta in Consiglio comunale nella lista di Fratelli d’Italia, prendendo quasi 450 preferenze. Dopo una lunga riflessione ha valutato che gli impegni di lavoro non le consentono di poter operare a tempo pieno a Palazzo dei Priori, come richiederebbe una delega quale della del Commercio che il sindaco aveva pensato per lei.
E il “no” di Giustozzi cambia i piani del sindaco soprattutto nell’assegnazione delle deleghe. Perché se nel cambio del nome Fratelli d’Italia può mettere in campo un’altra donna, Margherita Scoccia (la prima dei non eletti, con oltre 360 voti), la professione di architetto di quest’ultima la renderebbe più adatta per una delega quale l’Urbanistica, un tempo in mano ad Emanuele Prisco fino alla sua elezione in Parlamento, e che sembrava destinata ad essere assunta da un tecnico, comunque della stessa area, come il riconfermato assessore Michele Fioroni. Il quale, a questo punto, potrebbe assumere tutto il pacchetto “economico”, con Sviluppo, Commercio e Digitalizzazione. Resta da valutare la delega della Mobilità; tema caldo, soprattutto in ragione dei rapporti con la Regione Umbria.
L’auspicio del centrodestra è che dal prossimo autunno la trattativa tra Regione e Comune di Perugia diventi una questione “interna” e non più un braccio di ferro con il centrosinistra. Il segretario regionale della Lega, Virginio Caparvi, sta girando le città umbre dove si è votato per piazzare le pedine, con un occhio sulle imminenti regionali. Una tappa importante è ovviamente Perugia. I nomi buoni per Romizi restano Gianluca Teuteri (futuro vice sindaco con tutte le deleghe su Politiche giovanili e infanzia, Scuola compresa) e il consulente del lavoro Luca Merli. Destinato al Personale, ma non solo. Perché la Lega, quell’assessore in meno rispetto alla lista civica Progetto Perugia, lo vuole colmare con il peso delle deleghe assegnate. Agli assessori ed anche ai consiglieri.