Spoleto

“Persi altri 5 mln, giunta fallimentare” così FdI, Sp e Ac | Sfiducia, convocato consiglio

“Persi altri 5 milioni di euro, la giunta De Augustinis è fallimentare”. Arrivano alla stessa conclusione i due comunicati diramati oggi da Fratelli d’Italia da un lato, da Spoleto popolare e Alleanza civica dall’altro. Ad incendiare la reazione delle forze di opposizione, la mancata partecipazione del Comune al Bando del Ministero dell’Interno che metteva a disposizione la cifra monstre di 1,8 miliardi di euro, prevedendo fino a 5 milioni di finanziamenti per le città con più di 25mila abitanti.

Fd’I, “è una giunta fallimentare”

E’ sconcertante apprendere che la città di Spoleto, che potrebbe tranquillamente ambire per valore e storia ad essere la quarta città di Regione, non ha partecipato al bando che per l’anno 2021 metteva a disposizione dei comuni italiani somme complessive pari a 1.850.000.000,00” scrivono i consiglieri Antonio Di Cintio, Stefano Polinori e Paola Vittoria Santirosiuna scelta sicuramente scellerata quella dell’amministrazione De Augustinis ed anzi un atto grave ed irresponsabile quello di aver snobbato un contributo di 5 milioni di euro che con decreto ministero dell’interno, di concerto con il ministero dell’economia e delle finanze, l’ente comune di Spoleto avrebbe potuto ricevere per finanziare progetti per investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico con precedenza per gli edifici scolastici ed altre strutture di proprietà dell’ente, tuttavia l’ amministrazione De Augustinis ha preferito non presentare alcun progetto e quindi non partecipare alla distribuzione del contributo pur avendone i requisiti”.

Evidentemente il degrado del territorio e le scuole non sono una priorità di questa amministrazione visto che altri Comuni hanno già inaugurato nuovi istituti scolastici mentre la nostra città è ancora ferma al palo, di certo non capiterà di nuovo l’occasione di ambire a somme così importanti che avrebbero sicuramente contribuito a garantire un futuro migliore alla nostra città. Situazione che conferma la mancanza di visione di città ed il fallimento di un’amministrazione che si rivela ancora una volta inadeguata ed incapace di offrire opportunità di crescita e sviluppo per una città che invece ha bisogno di innovazione, rinascita e sviluppo, ancor di più se si considera che a seguito dei danni post sisma vi è urgente bisogno di plessi scolastici nuovi ed a norma, oltre un territorio accogliente per rilanciare il turismo”.

E ancora una stoccata alla governance: “Evidentemente il Sindaco De Augustinis ed i membri di giunta erano dediti ai noti proclami e/o cercare una nuova maggioranza e non si sono accorti di questa irrinunciabile opportunità troppo importante per la città.Come se nulla fosse accaduto si continua ad andare avanti con inutili, sgradevoli ed istituzionalmente impropri proclami in queste ultime ore relativi ad un piano triennale di opere pubbliche di 59milioni di euro di cui gran parte non risultano essere meriti dell’attuale amministrazione ed oltre la metà dei restanti progetti non trova effettiva copertura finanziaria negli atti formali presenti negli uffici dell’ente.

Tanti programmi, tanti progetti ma troppe parole che purtroppo non corrispondono con i fatti. Così come le dichiarazioni del sindaco e dei suoi assessori in pieno contraddittorio tra loro. Ci domandiamo infatti ma La Dante Alighieri non doveva essere pronta a settembre 2019? La scuola di Beroide non doveva essere pronta a dicembre 2020? Perché assessore Flavoni dichiara che il piano degli interventi garantirà avvio dei cantieri entro fine mandato mentre la vice Sindaco Montioni garantisce sicurezza nelle scuole entro fine mandato quando tecnicamente parliamo di lavori finanziati solo parzialmente che potranno essere eseguiti soltanto quando si troveranno nuove risorse a cui non si partecipa per riceverle. La scuola di Beroide al momento risulta finanziata solo parzialmente e potrà essere completata solo con eventuali incassi dei proventi legge 10 e se sufficienti gli stessi saranno destinanti a tale scopo per l’anno 2021. Se partecipavamo al bando e ricevevamo 5 milioni di euro, i proventi della legge 10 potevano essere utilizzati per sistemare le strade, ormai colabrodo, del nostro territorio.

Attendiamo di discutere la mozione di sfiducia per dire fine alla fallimentare esperienza del Sindaco De Augustinis”.

Sp e Ac, “sembra Scherzi a parte”

Affondo sullo stesso tema anche da parte dei consiglieri di Alleanza civica (Gianmarco Profili e Roberto Settimi) e Spoleto Popolare (Ilaria Frascarelli). Leggiamo “Se c’è un primato della giunta de Augustinis, è quello di non essere (quasi mai) riusciti a prendere i finanziamenti! Sembra essere l’inizio di una storia: ”C’era una volta un Bando del Ministero dell’Interno dove con una domanda scritta, i Comuni potevano far richiesta di finanziamenti pubblici per un totale di un miliardo e ottocento milioni circa. Anche il comune di Spoleto avrebbe potuto partecipare, non essendo stata esclusa tale possibilità, così come gli altri Comuni hanno fatto. Ma quando, a fine febbraio 2021 è stato pubblicato il decreto di assegnazione delle risorse e guardando gli allegati pubblicati, si è scoperto che il Comune di Spoleto non risultava neppure tra i richiedenti, è stata grande la meraviglia e si è pensato che ci fosse un errore”. La storiella però purtroppo non ha il lieto fine sperato. Non c’è nessun errore. La triste realtà è che la giunta de Augustinis non ha partecipato al bando che scadeva il 15 settembre 2020.

Che strano tutto ciò. Come mai, un Sindaco così attento ai bisogni dei suoi cittadini, che di più lavora fino a tarda notte, ha avuto questa dimenticanza. Certo è che questa disattenzione ha fatto perdere la possibilità di accedere a circa 5 milioni di euro, per interventi di messa in sicurezza del territorio, per interventi sulle strade, per interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza agli edifici scolastici e altre strutture di proprietà dell’ente, incluso il miglioramento sismico, l’adeguamento impiantistico, l’abbattimento delle barriere architettoniche etc etc. Tutte necessità impellenti per la nostra città ma, ribadiamo, la giunta de Augustinis non ha partecipato nemmeno al bando.Vogliamo definirlo un fallimento, o altro?”

I 3 consiglieri ricordano poi che quest’ultimo si aggiunge ad un’altra serie di flop: “Tutto questo si aggiunge, al non essere riusciti a prendere un euro di fondi dal Bando del MIUR per le scuole, non essere riusciti a prendere quelli per il bando sport e periferie, quelli molto più importanti dell’ANAS per le strade in nessuno degli stralci dal 3^ al 6^ dove, anche in quel caso, non è stata neanche presentata la domanda! La questione diventa ancora più fastidiosa, quando ci si accorge che gli altri Comuni limitrofi, amministrati da SINDACI, ci sono. Troviamo tutti i comuni della Valnerina ed a seguire tutti gli altri, con numero di abitanti più significativo, fino a Narni, Orvieto, Umbertide, Città di Castello, Foligno, Terni…… mentre il nostro “Sindaco” non partecipa ai bandi:

Il Sindaco de Augustinis chiede finanziamenti per telefono o, al limite, scrivendo qualche lettera. Stranamente però i soldi non arrivano, chissà come mai? Piuttosto, qualcuno sà che fine hanno fatto i soldi annunciati dal Sindaco, probabilmente chiesti con una lettera al ministro Azzolina, per la scuola di Beroide? Ci pare fossero 400 mila euro; le solite chiacchiere…? Nei documenti contabili non c’è traccia, ovviamente come è giusto che sia. In effetti sembra quasi di essere su “scherzi a parte”, specialmente quando si leggono le parole “trionfanti” del Sindaco de Augustinis e dei suoi assessori, che annunciano gli oltre 50 milioni del piano triennale delle opere pubbliche.E ci domandiamo: forse non avranno capito che il 50% di quelle opere non sono finanziate, e se non partecipi ai bandi non saranno mai finanziate? Non hanno nemmeno capito che la maggior parte di quelle finanziate, lo sono con i fondi del terremoto, lasciati in eredità dalla tanto “incapace” amministrazione Cardarelli? Ma di cosa si compiacciono? Ci domandiamo: non gli è chiaro come funziona il bilancio, o ci considerano degli stupidi? Sembrerebbe più attendibile la seconda ipotesi data la supponenza.

Si vantano di opere che, lo ribadiamo, per buona parte ad oggi non sono finanziate; che verranno realizzate nel triennio 2021-23, con gli interventi concentrati negli anni 2022 e 2023.

Ribadiamo non sanno o ci prendono per stupidi? visto che a novembre 2020, hanno approvato il bilancio di previsione 2020-2022 e quelle stesse opere, ricordiamo per l’ennesima volta la maggior parte non finanziate, erano state previste per l’anno 2021? Quindi di cosa si vantano? di averle ritardate di due anni? La verità è che lo spostamento da un anno ad un altro delle varie opere è dovuto al solo fatto che per l’anno in corso possono essere messe a bilancio solo le spese con copertura finanziaria e che queste vengono spostate di anno in anno perché impossibili da realizzare o anche solo iniziare.

Possono scrivere anche che nel 2022 investiremo 100 milioni di euro per un nuovo stadio, un palazzetto, 5 scuole nuove, tanto poi li rimandano a data da destinarsi! I sogni non costano nulla, soprattutto in questo momento dove si cerca di far vedere alla città una pro attività della giunta che non esiste. Questo non sarebbe riprovevole se nella realtà si cercasse di ottenere i finanziamenti delle opere sperate e se fattivamente si partecipasse ai bandi per finanziarle. I 5 milioni del Ministero dell’Interno non chiesti dalla giunta de Augustinis, sono l’ennesima occasione persa.

La triste realtà è che questa Giunta non ha una visione della città; è autoreferenziale; con i componenti aggrappati alle poltrone, che cercano in tutti i modi di esporre “ad arte” la verità scomoda contenuta negli atti che loro stessi hanno approvato. Ora aspettiamoci qualche altro colpo di scena, qualche altro comunicato ad effetto e poi chissà cos’ altro prima del giorno della discussione della mozione di sfiducia!” concludono Profili, Settimi e Frascarelli.

Pd, piace la linea dura di Lisci

Intanto in casa piddì, dove la segreteria e i consiglieri hanno incassato l’ok dell’assemblea a chiudere ogni trattativa con De Augustinis, trapela che ci sarebbe in atto un trend di riavvicinamento al partito. Nell’ultima settimana, infatti, quanto conferma la segreteria una ventina di persone ha chiesto di iscriversi al partito dei dem e condividere questa fase cruciale per la città.

Mozione di sfiducia, si discute l’11 marzo

L’ufficio di presidenza ha comunicato ieri – 4 marzo – la convocazione del consiglio comunale che sarà chiamato, tra le altre questioni, a discutere e votare la mozione di sfiducia firmata da 15 consiglieri (Pd, Sp, Ac, F.I., Ora Spoleto, Fd’I e Lega).  

Dopo le comunicazioni del sindaco (che ha annunciato di leggere i punti programmatici presentati la scorsa settimana al piddì nel tentativo di creare una nuova alleanza) e dei consiglieri, è prevista la “Comunicazione riguardante la deliberazione di Giunta comunale n. 15 del 01.02.2021 avente ad oggetto: Prelevamento dal Fondo di Riserva per sopravvenute spese di gestione dell’archivio documentale”. Due soli i punti all’ordine del giorno che, al netto di richieste di inversione, sono: “Adempimenti conseguenti alla sentenza n. 360/2019 emessa in data 09.05.2019 dal Tribunale di Spoleto: riconoscimento legittimità del debito art. 194 del Decreto Legislativo n. 267/2000e a seguire laMozione presentata dai Consiglieri Di Cintio, Erbaioli, Fedeli, Frascarelli, Laureti, Lisci, Loretoni, Morelli, Polinori, Profili, Proietti, Renzi, Santirosi, Settimi, Trippetti avente ad oggetto “Mozione di sfiducia al Sindaco art. 52 T.U.E.L. (D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267)”.

© Riproduzione riservata