Città di Castello

Giunta, Castello Cambia contro ‘pretese’ Pd “Presidenza del Consiglio non è merce di scambio”

All’indomani della recente Unione Comunale Pd, dove si è parlato soprattutto della composizione della prossima Giunta, la lista civica Castello Cambia è intervenuta per entrare nel merito della questione e dire la sua: “Il segretario del PD Cestini, con inconsapevole irresponsabilità afferma che il suo partito vuole 4 assessori e il Presidente del Consiglio Comunale. – ricordano i Consiglieri Comunali di Castello Cambia Roberto Colombo e Vincenzo Bucci – Siamo in presenza dello stravolgimento etico e istituzionale di una corretta amministrazione. Cestini, in questa bulimica fame di potere e di promozione della sua candidatura, scambia il partito con le istituzioni. Solo nei regimi il partito occupa e coincide con le istituzioni”.

L’etimologia della parola ‘partito’ ha due significati: ‘parte’ e ‘appartenere’. Il partito ‘appartiene’ solo ai suoi iscritti, e rappresenta una ‘parte’. Le istituzioni sono di tutti e rappresentano tutti. La Presidenza del Consiglio, come gli altri organismi di garanzia, nelle istituzioni democratiche, appartengono normalmente, per prassi consolidata, alle minoranze. E comunque non possono certo essere oggetto del volgare mercanteggio lottizzatorio messo in atto in queste ore da Pd e Psi per far quadrare il cerchio dell’occupazione dei centri di potere. Il Presidente del Consiglio comunale viene eletto a scrutinio segreto e con dibattito pubblico nella prima seduta. Non rappresenta gli eletti della maggioranza ma tutti i Consiglieri, garantendone l’effettivo esercizio delle funzioni. Non rappresenta la giunta ma il Consiglio nel suo complesso e ne assicura il regolare funzionamento

“Queste sono le disposizioni formali e sostanziali che prevedono le leggi e che pretendiamo vengano applicate e rispettate – hanno affermato i Consiglieri di Castello Cambia Colombo e Buccie se non ci sarà, da parte dei partiti, il dovuto rispetto delle regole, non ci sarà neppure quello formale da parte nostra. Non riconosceremo un Presidente del Consiglio che non abbia le caratteristiche di garanzia e imparzialità o che sia l’espressione lottizzata di alcuni contro altri. In quel caso ci rivolgeremo a lui non come Presidente ma utilizzando il suo nome e cognome anagrafico. Nè tantomeno accetteremo che le presidenze di Sogepu e Polisport vengano utilizzate come compensazione lottizzatoria. Sono già costate troppo ai cittadini in termini di inefficienza e denaro, dobbiamo andare al rinnovo delle presidenze sulla base dei principi di trasparenza, competenza e partecipazione”.