Città di Castello

“Giudizi inaccettabili su mio operato” Bartolini risponde a Bacchetta, e lui cita ‘Provolino’

Continua senza sosta lo strascico polemico in seguito alle dimissioni dell’assessore Monica Bartolini. Quest’ultima, in queste ore, ha voluto rispondere alle dichiarazioni del sindaco Luciano Bacchetta, che proprio ieri ha detto la sua sul mandato dell’ormai ex membro di giunta.

Le parole di Bacchetta sulle mie dimissioni confermano la bontà della mia decisione e la valutazione che ho della persona che guida la nostra città. – ha detto Bartolini – Il sindaco, con impeto incontrollato, anziché rispondere sulle questioni politiche che ho sollevato, ha preferito continuare a offendermi con giudizi inaccettabili sul mio operato. Ha dichiarato che ho sempre brillato per le mie continue assenze, aggiungendo valutazioni sulla qualità del mio impegno istituzionale che ho trovato ingiuste e non vere“.

Tutte le volte che sono stata chiamata a rappresentare il Comune ho adempiuto il mio compito con dignità. Sull’intensità e frequenza del mio impegno istituzionale mi risulta che ho partecipato ai lavori di Giunta 180 volte, su un totale di 270 sedute, con una percentuale del 67%; voglio anche ricordare che il mio compenso come assessore è stato del 50%, avendo ritenuto opportuno non chiedere nessuna aspettativa dal mio lavoro d’ufficio

E’ vero che, per periodi a volte prolungati, ho dovuto diradare la mia attività istituzionale per seri motivi di salute informando sempre sindaco e giunta. – conclude Bartolini – Il sindaco non si rende conto che il metodo politico autoritario e ingiurioso che ha instaurato da tempo è la causa della evidente crisi politica. Temo che la sua perdita di lucidità politica e il vedere nemici dappertutto siano sintomo di una crisi più complessa, che non sarà risolta dando la colpa agli altri, senza capire che le responsabilità principali sono solo sue.”

Sintetica quanto inequivocabile la risposta di Luciano Bacchetta alle parole del suo ex assessore: “Saremo Franchi. Un indimenticabile personaggio della mia infanzia, un pupazzo che si chiamava ‘Provolino’, diceva sempre: ‘Boccaccia mia statti zitta!’. Ci atterremo a questo. I grandi vecchi non parlino per ventriloqui. Pensiamo a cose serie”.