Si è svolto ieri (venerdì 23 ottobre), nella Sala della Città della Rocca Flea di Gualdo Tadino, il convegno dal titolo “Giustizia: una riforma centrale per i cittadini ed il Paese”. Un incontro in cui si è fatto il punto su tutta l’attività dell’esecutivo in materia e si è ribadito l’importante risultato raggiunto per il territorio dei 7 Comuni della fascia appenninica (Gualdo Tadino, Gubbio, Fossato di Vico, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Costacciaro) con il ripristino dell’ufficio comprensoriale del Giudice di Pace, operativo dal prossimo febbraio a Gubbio.
Presenti alla tavola rotonda l’on. Walter Verini, che si è prodigato per la salvaguardia dell’Ufficio del Giudice di Pace di Gualdo Tadino-Gubbio, i sindaci di Gualdo Tadino e Gubbio, Massimiliano Presciutti e Filippo Stirati, il magistrato Sergio Matteini Chiari, l’avv. Cristian Severini, il sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia Cosimo Maria Ferri, più numerosi professionisti (avvocati, ecc.) del territorio.
“Questa iniziativa – ha sottolineato il primo cittadino di Gualdo Tadino Presciutti – è nata nella scorsa estate, quando con il Sindaco Stirati siamo andati a far visita a Roma al sottosegretario Cosimo Maria Ferri con l’obiettivo di mantenere il Giudice di Pace nel nostro territorio. Oggi questo incontro testimonia come il risultato auspicato mesi fa sia stato raggiunto. A nome dei 7 Comuni che graviteranno attorno all’Ufficio del Giudice di Pace voglio ringraziare il prezioso lavoro svolto dal sottosegretario Ferri e quello dell’On. Verini per aver permesso a questa area di mantenere un servizio fondamentale per i cittadini. Il nostro territorio, con questa azione svolta in sinergia tra i vari Comuni ha dato un segnale forte di unità superando i limiti del campanilismo. Con questa operazione avremo un ufficio territoriale per 7 Comuni con un costo complessivo inferiore ai 100mila euro suddiviso tra i vari Enti, mentre mantenere lo stesso servizio a Gualdo Tadino solo con il supporto di Fossato di Vico e Sigillo, che avevano dichiarato purtroppo la loro impossibilità a sostenere gli oneri a loro carico sarebbe costato ben 67mila euro”.
La soluzione del Giudice di Pace unico è stata condivisa in una vera logica di progettazione e coesione territoriale, con l’obiettivo di razionalizzare risorse (spese di gestione e funzionamento) e personale, le prime suddivise tra tutti i Comuni interessati in base alla fascia di popolazione, le seconde messe a disposizione da Gubbio e Gualdo Tadino. Un’esperienza che rappresenta un esempio su scala nazionale.
“Un ringraziamento a quanti si sono adoperati, a vario titolo, per il raggiungimento di questo importante obiettivo – ha dichiarato il primo cittadino di Gubbio Stirati – in primis i sindaci che si sono fatti portatori delle istanze ed esigenze dei propri territori, dimostrando grande spirito collaborativo e costruttivo nell’affrontare problematiche comuni, nel segno delle politiche di area vasta e della razionalizzazione delle risorse. Abbiamo avuto un grande sostegno dal sottosegretario Ferri e dall’On. Verini, che hanno seguito da subito la vicenda e sono stati fondamentali per costruire un percorso costruttivo con il Governo, per la riapertura dei termini per il Giudice di Pace. Volevamo fortemente raggiungere questo importante obiettivo e ce l’abbiamo fatta”.
“Se abbiamo recuperato un importante presidio come il Giudice di Pace in questo territorio – ha detto l’On. Verini – è perché i sindaci della zona hanno svolto un’ottima azione di cooperazione, i parlamentari si sono messi a disposizione quotidianamente ed il sottosegretario Ferri si è reso sempre aperto al dialogo per trovare una soluzione”. L’On. Verini ha poi continuato il suo intervento trattando altri delicati temi inerenti la giustizia, rassicurando anche sulle sorti della Corte d’appello di Perugia, non in discussione. A concludere l’interessante convegno, molto partecipato anche da parte dei professionisti presenti in sala, è stato poi il sottosegretario Cosimo Maria Ferri: “Voglio ringraziare i sindaci di Gualdo Tadino e Gubbio perché quando l’On. Verini me li ha presentati ho subito percepito una grande determinazione nel voler raggiungere l’obiettivo. Bene hanno fatto tutti i 7 sindaci protagonisti di questa scelta a voler mantenere il Giudice di Pace nel territorio, perché è un servizio che ha un ruolo molto importante per i cittadini. Si tratta di una figura sulla quale il Governo punta e che potenzierà aumentandone le competenze. I problemi della giustizia sono tanti ed in cantiere ci sono numerosi progetti”.