Pur non seguendo sempre un filo (crono)logico, prosegue la strada verso l’investitura di Giuliano Giubilei a candidato sindaco del centrosinistra. Dopo il via libera dato dal Pd, qualche giorno fa, attraverso un comunicato stampa firmato anche da Art. 1 – Mdp, Radicali, Socialisti e Civica Popolare, anche l’Assemblea comunale dem (riunita al Deco di Ponte San Giovanni), con la relazione del segretario cittadino Paolo Polinori dà il proprio assenso al giornalista Rai.
Una scelta già presa, appunto. Come del resto la disponibilità data dallo stesso Giubilei, di cui ha parlato apertamente il consigliere regionale Giacomo Leonelli, anche se la linea ufficiale del partito è ancora quella di “verificare” le intenzioni del giornalista. Una candidatura, insomma, che viene presentata a volte come di partito, a volte di popolo, a seconda del contesto. Ma che ancora resta questione di partiti e movimenti, nonostante, dopo la batosta del marzo scorso, la linea sia quella di aprire il Pd e il centrosinistra alla cosiddetta società civile. Cosa che continua a ribadire anche il segretario nazionale Martina, che in vista delle europee vorrebbe liste aperte agli indipendenti per cercare di pescare voti al di là del confine dem, che ora appare piuttosto ristretto.
Più che altro, dunque, l’Assemblea del Deco è servita per contare chi c’è intorno a Giuliano Giubilei, non se questi sia o meno il personaggio giusto per cercare di riprendersi Palazzo dei Priori. E tutti i capocorrente hanno risposto “presente”: Bocci, Leonelli, Guasticchi, Cardinali, Bartolini, Cernicchi. “Assemblea comunale Pd di Perugia: ritrovate unità e umiltà” sottolinea l’ex segretario Francesco Giacopetti. Tutti (chi per senso di responsabilità, chi per paura di essere spazzato via definitivamente) hanno sotterrato l’ascia di guerra. E per evitare la tentazione di prendersi lo scalpo di qualcuno con il quale sono rimaste vecchie (e recenti) ruggini, via le primarie, procedura che comunque non va più tanto di moda tra i dem. A Perugia, poi – senza dover ricordare i danni dello scontro tra Fioroni e Boccali, fatale quest’ultimo – le primarie sarebbero state inutili, visto che il candidato in campo, da due settimane, è ormai soltanto Giuliano Giubilei.