Perugia

Giù dal carro(ccio) dei vincitori, a Perugia passa la linea Romizi

Giù dal carro(ccio) che, nella storia recente, garantiva la vittoria. La transumanza da Forza Italia alla Lega adesso conosce il percorso inverso. E’ così anche a Palazzo dei Priori, dove due consiglieri della Lega, Alessio Fioroni e Daniela Casaccia, lasciano il partito di Salvini per entrare nel gruppo di Forza Italia. Che in un colpo solo, prima di Natale, si ritrova ad essere il gruppo consiliare più numeroso tra i partiti di centrodestra, con cinque consiglieri, come per la civica Progetto Perugia. La Lega scende da 6 a 4, come Fratelli d’Italia.

“Non è una scelta di convenienza”

“Nessuno potrà dire che si tratta di una scelta di convenienza – spiegano i consiglieri Alessio Fioroni e Daniela Casaccia -.  Andiamo via dalla Lega senza aver mai chiesto nulla, entriamo in Forza Italia senza chiedere nulla.

L’interesse primario, rivendicano, rimane la città di Perugia e la Regione di cui è capoluogo.

“Forza Italia – argomentano ancora – è il partito di centro destra con maggiore capacità ed esperienza di governo, espressione di una maggioranza moderata, che non si riconosce in certe derive, capace di interpretare e governare il territorio, il suo tessuto civile ed economico”.

In affanno il Capitano di lotta e di governo

Fioroni e Casaccia assicurano: saranno pungolo e stimolo per la Giunta, senza lesinare critiche, se necessario. Anche al sindaco Andrea Romizi, coordinatore regionale di quella Forza Italia che torna ad essere attrattiva, dopo aver conosciuto la diaspora che negli ultimi anni l’aveva prosciugata. Scelte, anche locali, sulle quali molto incide comunque il trend nazionale. Che vede il Capitano Salvini in difficoltà, alla guida di un partito che si è fatto di lotta e di governo. E le batoste umbre alle ultime amministrative (tra cui quelle di Città di Castello e Spoleto) ne sono il segno a livello locale.

Il passo di Romizi

Quanto a Perugia, poi, sembra pagare la linea Romizi. Il moderato che, era stato pronosticato dopo il risultato delle urne, doveva essere schiavo degli estremisti e che invece, dopo essersi contornato di romiziani grazie a Progetto Perugia, vede rinvigorirsi anche il suo partito. Cosa che politicamente lo rafforza, anche in vista degli approdi futuri.