A seguito della recente decisione dell’amministrazione provinciale di mettere in vendita il complesso di Villa Fidelia, lo scorso 26 ottobre si è costituito a Spello un “Comitato cittadino di difesa pubblica” che – si legge nella nota a firma dell'avvocato Paolo Salari – nonostante la strettezza dei tempi e l'assordante carenza d'informazioni resa alla cittadinanza, ha già raccolto l’adesione di oltre 600 cittadini. La sottoscrizione continuerà anche successivamente, ma intanto le firme già raccolte verranno consegnate oggi ai vertici istituzionali di regione, provincia e comune. Il comitato si prefigge l’obiettivo di impedire che Villa Fidelia venga messa all’asta, considerando tale decisione un’offesa gravissima nei riguardi della città di Spello e di tutti coloro che credono che alcuni beni, per ciò che rappresentano, per ciò che ricordano, per ciò che contengono, non possano finire nelle mani di un privato, chiunque esso sia. Colpisce l'estrema leggerezza con cui si è arrivati a questa decisione – incalzano i cittadini – per nulla partecipata con la comunità di Spello che, anzi, aveva avuto dall’assessore provinciale alla Cultura, Piero Mignini ampie rassicurazioni in ordine alla scelta di inserire Villa Fidelia in un inventario di beni solo astrattamente vendibili, al mero fine di far rientrare la Provincia di Perugia nei rigidi parametri del Patto di Stabilità. Premesso che nessuno – ironizza Salari – aveva creduto alle parole dell’assessore, registriamo che l’asta è stata fissata per l’8 Novembre e ci troviamo di fronte ad un'autentica emergenza cittadina. A tal proposito il comitato chiede che ogni singolo membro del Consiglio Comunale di Spello, dando concretezza ad una serie di dichiarazioni apparse sulla stampa locale, sottoscriva la petizione e partecipi all’assemblea pubblica che nei prossimi giorni verrà organizzata per approfondire l’argomento e pianificare le strategie di opposizione civile.