Un secolo di vita scandito dalle “lancette” e oltre 60 anni a visionare e riparare orologi, per una media di 3.000 ogni anno e un totale di quasi 200 mila interventi.
Un vero e proprio primato che la dice lunga su un tifernate da record, Giovanni Talamelli, che oggi (27 febbraio) compie 100 anni. “Nanni” è lo storico maestro orologiaio e orefice di Città di Castello, che ha segnato dal dopoguerra ad oggi il cambiamento di costumi e tradizioni di tante persone. Inconfondibile l’immagine all’interno del suo negozio di corso Cavour, con il grembiule nero d’ordinanza dietro al banco di lavoro e l’immancabile “monocolo” per mettere a fuoco gli ingranaggi più piccoli.
Non c’è famiglia che almeno una volta nella vita, per cresime, matrimoni e ricorrenze varie, non abbia fatto tappa nel suo negozio anche per acquistare o riparare catenine, orologi, fedi nuziali, anelli od altri monili in oro e argento.
Giovanni Talamelli è nato il 27 Febbraio 1923 ad Umbertide. Ha trascorso la sua infanzia a Gubbio sino al 1939, quando si è trasferito a Genova per frequentare la scuola Ansaldo. La guerra poi ha cambiato la sua vita per sempre: nel 1943 è stato infatti catturato dai nazisti e deportato in un campo di lavoro a Dresda. “Nanni” ricorda ancora oggi con commozione e lucidità le tribolate giornate della prigionia, quando per andare dagli alloggi del campo alla fabbrica, era sempre scortato da un cane lupo addestrato per attaccarlo in caso di fuga. Fu anche testimone del bombardamento di Brema.
E’ riuscito a tornare a Città di Castello solo nel 1945, dove ha iniziato la sua vita familiare e lavorativa: il matrimonio con Nerina e poi gli amati figli Rita e Franco ed il nipote Luca Rubechi. Alle dipendenze di Severo Severi ha imparato l’arte orafa e orologiaia, rilevando poi l’azienda e dando vita alla storica “gioielleria” di oggi, con importanti collaborazioni anche nelle fabbriche della “Swatch”.
Nonostante il progresso, “Nanni”, ha sempre paragonato l’orologio all’amore: “La cura e l’attenzione devono essere quotidiani, come la carica di un orologio, e non annuali come una pila”. Ancora oggi, dopo 100 anni, ama trascorre i suoi pomeriggi ad insegnare ai nipoti i segreti del tempo. Stamattina il sindaco Luca Secondi, proprio all’interno dello storico negozio, gli ha consegnato una targa con i simboli del Comune: “L’amministrazione comunale al centenario Giovanni Talamelli, per il traguardo di vita raggiunto e per l’attività di maestro orologiaio simbolo della città”.