Ha ricevuto inviti da associazioni culturali e Università il regista perugino Giovanni Fumu, che ha raccolto consensi di critica e di pubblico al recente Festival del cinema di Venezia dove ha presentato un cortometraggio che tratta il tema della sessualità tra adolescenti nella Corea del Sud.
“Ho provato una emozione indescrivibile nel ricevere l’applauso di una sala con 300 spettatori che hanno apprezzato il mio impegno nel cortometraggio “Buone Notizie”, che tratta il tema della sessualità tra adolescenti – dice Fumu, che ricorda come il suo lavoro era la sola produzione ufficiale della Corea del Sud al Festival di Venezia -. Ho anche ricevuto i complimenti da Kin Ki Duk, il regista coreano che ha vinto il Leone d’oro nel 2012, presente a Venezia con un film fuori concorso. Tutta la serata del cinema coreano è stata trasmessa in streaming e in diretta televisiva. Al mio rientro a Seul hanno organizzato incontri ufficiali con associazioni e scuole”.
Nei 17 minuti del cortometraggio, Fumu racconta la storia di due giovani fidanzati minorenni, dopo aver saputo dell’esito positivo del test di gravidanza. “Il film praticamente è girato in una stanza di un motel; in Corea è proibita l’interruzione di gravidanza ed i giovani vengono abbandonati al loro destino”.
A Venezia, Fumu si è anche incontrato con l’assessore Fabio Paparelli per mettere a punto una collaborazione con “Umbria Film Commission”, per la valorizzazione del territorio tramite il cinema.
Venezia ha sicuramente contribuito ad imprimere maggiore forza nei progetti del giovane cineasta perugino, in procinto di partire per Barcellona Pozzo di Gotto dove realizzerà un film sugli sbarchi degli emigrati dall’Africa. “Assieme ad Andrea Barone racconteremo questo complesso fenomeno degli sbarchi seguendo la traccia di una profonda ricerca fatta in Sicilia, che ci ha portato a conoscere il rapporto che lega da secoli la gente di quel territorio alla fede per la Madonna Nera”.