Giovani, famiglie, lotta alla povertà: la Giunta comunale ha approvato una serie di azioni che vanno ad integrare integrare quanto già previsto dal programma di sviluppo urbano denominato Perugia.Zip, finanziati con i fondi POR FSE 2014/2020 nell’ambito di Agenda Urbana e che riguardano anche il progetto di recupero dell’area di Fontivegge. In particolare, tre sono gli ambiti nei quali si andrà ad agire con le misure specifiche approvate, una volta che sarà firmato l’accordo tra il Comune di Perugia e la Regione dell’Umbria.
Una prima area sarà quella dei Servizi educativi territoriali, per la quale sono stati assegnati oltre 927mila euro di risorse (787.976 euro dal Fondo Sociale Europeo e 139.054 di cofinanziamento comunale), al fine di sostenere, nei giovani, stili di vita positivi e di appartenenza alla comunità, attraverso il protagonismo civico di sviluppo del territorio, favorendo maggiore partecipazione e costruzione di un più forte spirito di comunità.
Le azioni previste riguardano, in particolare, la promozione del protagonismo giovanile dei cd “piccoli giovani”, ovvero i ragazzi tra gli 11 e i 16 anni di età; azioni di comunità che favoriscano la conoscenza e lo scambio interculturale e intergenerazionale, che include anche gli anziani quale imprescindibile patrimonio di saperi, e, infine, la rivitalizzazione degli spazi pubblici attraverso i cd laboratori di cittadinanza.
Il secondo ambito di azione riguarda la famiglia, intesa come organizzazione sociale di base che può innestare processi costruttivi perché fondata su legami di fiducia e condivisione costituiti fin dalla nascita. Nell’ottica già intrapresa dall’amministrazione comunale del protagonismo familiare, l’intervento punta, infatti, a favorire e implementare l’autoorganizzazione tipica dell’associazionismo familiare, che intende la famiglia stessa come risorsa sociale. E’ prevista, a tale riguardo, la realizzazione di un Centro Famiglia (o Family Hub) a Fontivegge, all’interno del quale, attraverso l’associazionismo familiare, sia favorito il confronto tra le famiglie e i loro membri, nonchè il senso di appartenenza alla comunità stessa. La famiglia intesa come motore dello sviluppo economico e fulcro del lavoro di cura.
Per questo, Agenda Urbana mette a disposizione 255.719 euro, di cui 217.361 è la quota POR FSE e 38.357 è la quota di cofinanziamento comunale.
Infine, la terza area di intervento riguarderà l’innovazione sociale e, in particolare, le iniziative di animazione di quartiere, finalizzate alla sensibilizzazione e alla diffusione della partecipazione dei cittadini alla rigenerazione urbana. Saranno, quindi, realizzati laboratori di quartiere (community hub), ai quali parteciperanno associazioni e singoli cittadini, per esprimere le diverse esigenze e trovare insieme soluzioni partecipate; sarà creata la figura del Portiere di quartiere, in grado di fare da tramite tra i residenti e le istituzioni pubbliche favorendo anche un maggior controllo del territorio; infine, si prevede la creazione di un Urban Sharing Team, con il compito di condividere e comunicare le esperienze e le prospettive in tema di utilizzo dei beni comuni.
In questo caso, l’ammontare delle risorse assegnate è di 370.273, di cui 314.732 fondi comunitari e 55.541 euro di cofinanziamento comunale.
“Se con gli interventi di Educativa territoriale e il Centro Famiglia sarà possibile valorizzare e potenziare il lavoro educativo per i giovani, le famiglie e la comunità nel suo complesso –ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali del comune Edi Cicchi- con il progetto di innovazione sociale si intende sostenere le pratiche di utilizzo dei beni comuni attraverso una partecipazione dei cittadini fin dalle fasi progettuali, così da favorire la coesione e, al contempo, combattere il degrado urbano e l’esclusione sociale.”
Contestualmente ai progetti, l’esecutivo di Palazzo dei Priori ha approvato anche lo schema di accordo da firmare con la Regione che, una volta siglato, avrà validità fino al 2023. Tutte le azioni prenderanno avvio entro la fine dell’anno per essere realizzate nei tre anni successivi.