Ha litigato con i suoi familiari fino addirittura ad aggredire lo zio intervenuto per calmarlo. E’ una triste storia quella che ha visto protagonista un giovane di Spoleto, e che alla fine ha visto pure il padre del ragazzo finire in ospedale per un malore.
Secondo quanto è stato poi ricostruito dagli agenti del commissariato di polizia, giunti sul posto dopo la chiamata dei familiari, il giovane era rientrato a casa subito dopo pranzo ed era visibilmente ubriaco. Vedendolo così, la nonna lo aveva rimproverato e lui per tutta risposta aveva iniziato ad insultarla ad alta voce. Il padre del ragazzo a quel punto era intervenuto per cercare di calmarlo, ricevendo in cambio un’aggressione verbale anche lui.
È stata la paura di uno scontro violento tra i due che ha indotto la zia del giovane – presente anche lei in quel momento – a chiedere l’aiuto del marito. L’arrivo di quest’ultimo però ha fatto andare su tutte le furie il nipote che, adducendo delle situazioni scorrette pregresse, si è scagliato violentemente contro lo zio. Nel tentativo di arrestare la furia del figlio, il padre del giovane è stato colpito da un malore e accompagnato in ospedale per degli accertamenti.
Lo zio, invece, è uscito all’esterno ed ha chiamato la polizia. Ed è stato fuori che lo hanno trovato gli agenti. Davanti a loro il giovane ha iniziato ad inveire di nuovo contro lo zio e a minacciarlo verbalmente. Gli agenti hanno dunque riportato la calma, spiegando al ragazzo le possibili conseguenze penali della sua condotta. Rischia infatti di essere denunciato e finire poi sotto processo.
Gli operatori hanno poi inserito nell’applicativo interforze “Scudo” le informazioni dell’intervento. Il software di supporto alla gestione delle attività di “pronto intervento” è di fondamentale importanza nell’ambito della prevenzione e del contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere. L’applicativo, destinato agli operatori delle Forze dell’Ordine impegnati nei servizi di controllo del territorio, integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle Forze di Polizia consentendo di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite, o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela.
In particolare, attraverso la consultazione di Scudo, gli operatori delle Forze di Polizia possono avere contezza di precedenti interventi sul medesimo obiettivo attraverso la consultazione di diverse chiavi di ricerca. Gli equipaggi chiamati ad intervenire possono utilizzare i tablet in dotazione, anche nelle fasi di primo intervento, per consultare e implementare le banche dati delle Forze di Polizia, valorizzando dettagli informativi che saranno disponibili per tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine, per decisioni tempestive e sinergiche.
(Modificato alle 16)