Luca Biribanti
Il Rione Piazza si aggiudica la XXXIX Giostra dell'Arme di San Gemini; dopo 5 anni di sconfitte finalmente i biancoverdi riescono a battere gli 'odiati roccaroli'. È stata la manifestazione delle polemiche e dei veleni, con grande tensione sia sugli spalti che sulla pista della corsa: le forze dell'ordine hanno avuto il loro bel da fare in più di una circostanza. La polemica, lo sfottò e lo sberleffo sono patrimonio culturale dell'accesa rivalità tra i due rioni e di tutte le feste di rievocazione storica con una vocazione medioevale, ma quando si eccede nel voler danneggiare l'avversario, mettendone anche a repentaglio l'incolumità fisica, si rischia di perdere di vista il senso della festa.
In verità la situazione è stata tranquilla e controllata fino alla seconda tornata, quando in campo c'era il fantino del Rione Piazza, Bisonni, che ha iniziato il giro dell'ovale inforcando l'anello, ma al momento di scagliare il giavellotto sull'arme (lo scudo di legno policromo) sotto la curva del Rione Rocca, uno spettatore un po' agitato ha cercato di colpire con le aste di uno striscione il fantino che passava a gran velocità. Le conseguenze sarebbero state gravi sia per il fantino che per il cavallo se il tifoso fosse riuscito nel suo gesto che per fortuna non è andato a buon fine; il fantino ha terminato la sua corsa senza ulteriori rischi.
L'accaduto non è però sfuggito alla curva di Piazza che è letteralmente insorta nei confronti degli avversari. Sono volati spintoni e qualche e minaccia, fino all'intervento dei Carabinieri e della Polizia Municipale di San Gemini che sono riusciti a riportare la calma dopo qualche minuto di alta tensione. I militari hanno poi scortato l'agitato spettatore fuori dal campo e sequestrato lo striscione. Da questo momento la rivalità si è fatta ancora più accesa e l'ultimo cavaliere dell'ultima tornata avrebbe stoccato il giavellotto decisivo per decretare la vittoria di Piazza o Rocca. La pesante arma era nelle mani di Diego Cipiccia, ma al momento dell'ingresso in campo è arrivato il suo scudiero correndo e riferendo a gran voce alla giuria che il fantino era stato spinto a terra da cavallo.
Il giallo – La notizia (leggi qui) ha creato ancora più tensione e, giunti sul posto dell'incidente, abbiamo effettivamente verificato che Diego Cipiccia era steso a terra, soccorso dal personale sanitario del 118. Urla e reciproche minacce hanno fatto da contorno alla vicenda, tanto che le forze dell'ordine sono state costrette a isolare la zona per riuscire a capire cosa fosse effettivamente successo. A quanto hanno riferito alle forze dell'ordine gli appartenenti al Rione Rocca, Cipiccia sarebbe stato spinto a terra da uno del rione Piazza. A sua discolpa il Rione Piazza sosteneva che il fantino si fosse lasciato cadere a terra di proposito e stesse facendo una sceneggiata. Queste sono le 2 versioni del fatto. Dopo qualche minuto di cure, Diego Cipiccia si è rimesso in sella ed ha concluso la sua tornata. Quando è avvenuto l'incidente, la Piazza si trovava già in vantaggio di 285 punti contro 233. I 50 punti di Cipiccia, quindi, non hanno fatto la differenza considerando anche che il mancato ritardo in campo ha comportato una penalità di 20 punti.
La XXXIX Giostra dell'Arme di San Gemini, dunque, se l'è aggiudicata il rione Piazza con 285 punti contro 263 punti della Rocca. Miglior cavaliere e miglior giostrante è risultato essere Cristiano Liti che ha realizzato il miglior tempo di pista con 14 secondi e 78 centesimi e il maggior punteggio (63 punti) nel corso della seconda tornata di giostra. Il Rione Rocca, invece, si è aggiudicato il palio dipinto da Stefano Pannacci per il miglior corteo storico e il torneo tra i due gruppi dei tamburini.
Gli sbandieratori e la compagnia dell'ariete – La sfida è stata preceduta, come ormai da 39 anni a questa parte, dalle esibizioni del Gruppo Sbandieratori Città di San Gemini e della “Compagnia dell'Ariete”.
Il corteo – Quest'anno, anche in armonia con il tema dell'anno liturgico della Chiesa cattolica, si concentrato su “Le vie della fede”. I rioni Rocca e Piazza hanno dunque raccontato le storie dei pellegrini che transitavano per San Gemini o che da San Gemini partivano per recarsi nei luoghi di culto pi conosciuti.
Circa 300 figuranti hanno quindi rappresentato degli autentici quadri viventi studiati in ogni minimo dettaglio che sono poi stati sottoposti all'esame di un'attenta giuria di professionisti: Paolo Baiocco, Roberto Amati e Franca Mosca. La Giostra dell'Arme, infatti, si compone di 3 sfide tra i rioni Rocca e Piazza. La pi importante e sentita sicuramente quella della corsa di oggi che vale per tutta la festa, ma accanto alla sfida equestre da alcuni anni si sono inserite anche la sfida per il miglior corteo storico e quella per il miglior gruppo di tamburini.
La Dama – Per questa 39esima edizione della Giostra dell'Arme, l'Ente Giostra ha
scelto una giovane dama bionda di Marsciano: Valentina Tortoioli. A lei il compito di custodire tra le sue bellissime mani il Palio, lo scudo d'argento consegnato alla Piazza, vincitrice dell'edizione 2012 della Giostra dell'Arme.
Il presidente Bravini – “Siamo molto stanchi, ma soddisfatti – commenta il presidente dell'Ente Giostra, Carlo Bravini – A pochi mesi dall'elezione del nuovo Consiglio direttivo (maggio 2012, ndr) guardiamo indietro e vediamo che abbiamo corso molto, perchè abbiamo dovuto sbrigarci, ma qualche risultato c'è stato e questo ci fa ben sperare per l'organizzazione del Quarantennale della
Giostra dell'Arme che ricorre il prossimo anno. Abbiamo già qualche idea, ma
per il momento godiamoci i momenti belli di questa edizione. Un ringraziamento particolare e davvero sentito ai due Rioni per la grande passione e il grande amore che mettono nel mandare avanti la Giostra dell'Arme e per il fondamentale apporto offerto all'Ente Giostra”.
TK-Ast – Il presidente ha trovato anche spazio per ricordare il difficile momento che stanno attraversando le acciaierie di Terni e ha rivolto agli operai la sua vicinanza e quella di tutta la cittàdina di San Gemini che ha risposto con un grande applauso all'invito di Bravini, guarda il video
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