Trasimeno

Giorno della Memoria, libri e film a Castiglione del Lago per ricordare

Molte iniziative per il Giorno della Memoria organizzate dal Comune di Castiglione del Lago in collaborazione con Libri Parlanti Book & Coffee, Lagodarte Impresa Sociale e con il patrocinio della sezione locale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Incontri online con gli autori e due film programmati al Temporary Cinema della Casa del Giovane che rimarranno in proiezione fino a martedì 1° febbraio.

«Una programmazione importante, a trecentosessanta gradi, quella messa in campo dall’amministrazione comunale – ha sottolineato la vicesindaco Andrea Sacco – che ha visto la collaborazione dell’assessorato alla Cultura e di quello all’Istruzione, con l’obiettivo di coinvolgere una platea più ampia possibile, partendo dai cittadini più giovani, perché è in loro che la memoria deve in primis penetrare. Quindi non una semplice celebrazione ma una riflessione vera e propria che guarda tutti gli aspetti del tema e che non si limita alla giornata del 27 gennaio ma coinvolge tutto il mandato consiliare».

Ieri mattina alcune classi di tutti i plessi scolastici, dalle primarie alle secondarie di primo e secondo grado, si sono collegate con lo scrittore Daniele Aristarco attraverso la piattaforma MEET delle scuole per un appuntamento di formazione e di dialogo sul tema della memoria e sul valore della storia. Daniele Aristarco, autore di libri per ragazzi e formatore, si è reso disponibile per una registrazione in streaming che verrà pubblicata il giorno 27 dalle ore 10 sulle pagine Facebook istituzionali della Biblioteca Comunale e del Comune di Castiglione del Lago, a cui parteciperà l’amministrazione. Il secondo appuntamento sarà in presenza a fine marzo nelle giornate 28 o 29 marzo. Le iniziative sono state promosse dall’assessore all’istruzione Elisa Bruni.

Oggi 26 gennaio, alle ore 18 collegamento in diretta dalla pagina Facebook della Biblioteca Comunale con Simone Dini Gandini autore de “La bicicletta di Bartali” (Notes Edizioni). Fra il 1943 e il 1944 Gino Bartali, uno dei più importanti nomi del ciclismo e dell’intero sport italiano di tutti i tempi, decise di rischiare la propria vita pur di salvare quella di altre persone. E così si prestò a nascondere nella canna della sua bicicletta verde i documenti falsi che servivano a far espatriare ebrei nascosti. Venne arrestato, ma alla fine riuscì a farcela. E così oltre ottocento cittadini israeliti poterono salvarsi dai campi di sterminio nazisti. Una storia che Bartali tenne per sé tanto che solo dopo sei anni dalla morte, avvenuta nel 2000, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferì alla memoria la Medaglia d’oro al merito civile e lo Stato di Israele ha riconosciuto il suo impegno nominandolo nel 2013 “Giusto fra le Nazioni”.

Sabato 29 alle ore 15 in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Comunale insieme a Luigino Ciotti si parlerà di IMI (Internati Militari Italiani) partendo dal suo libro “I campi di Tullio”, scritto con Dino Renato Nardelli e edito da Era Nuova. IMI, una definizione sconosciuta ai più, ma che cela un grande dramma della Seconda Guerra Mondiale. È la definizione data da Hitler ai militari italiani che furono catturati dai tedeschi e portati nei lager in Germania, e non solo, immediatamente dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra l’Italia ed i Paesi Alleati. Ne furono deportati 650.000 e quasi 50.000 morirono di fame, stenti, malattie, ed utilizzati come lavoratori-schiavizzati per sostituire nelle fabbriche e nei campi gli uomini teutonici al fronte. Tra questi IMI ci fu Tullio Ciotti, giovane bracciante di Passaggio di Bettona. La sua storia di prigionia e di guerra è quindi non individuale, ma collettiva. Le sue sofferenze, le angherie, i soprusi subiti, la nostalgia, la fame, il freddo, le umiliazioni non furono “patrimonio” solo di Tullio, ma di tutti gli italiani vittime di una guerra che la maggioranza di loro non aveva voluto. Per questo quasi tutti rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e rimasero in luoghi ostili a soffrire e testimoniare le loro idee ed i loro valori.

Doppio appuntamento cinematografico al Temporary Cinema della Casa del Giovane a cura di Lagodarte, impresa che gestisce la sala.
Giovedì 27 alle 18 “Quel giorno tu sarai” di Kornél Mundruczó al quale parteciperanno anche gli studenti che aderiscono al progetto David Giovani e poi alle ore 21 il documentario “Il senso di Hitler” di Petra Epperlein.

Quel giorno tu sarai” è il racconto di una tragedia storica: un film che comprime il tempo e lo spazio per sondare il futuro. Piombati nell’inferno del campo di concentramento tre soldati polacchi provano a lavare l’impossibile. A turno gettano secchi d’acqua sul pavimento, insieme spazzano con vigore le pareti fino a rimuovere dall’intonaco ciocche di capelli intrecciati come un enigma. Poi un grido sorge da quel luogo sotterraneo dove la morte inghiottiva in massa. È il pianto vivo di Eva. Anni dopo, il trauma di quella bambina, sopravvissuta alla Shoah, passa come una maledizione a sua figlia, Lena, che ha un figlio adolescente e una vita senza pace, e poi al nipote, Jonas, che vive con la madre a Berlino e si innamora per scongiurare le aggressioni razziste di un nuovo secolo. Tre esistenze, la stessa famiglia marcata dalla Storia. L’autore ungherese fa vivere l’orrore attraverso tre personaggi contemporanei che si battono, ciascuno a suo modo, con un passato difficile da assumere.

Il senso di Hitler” è un’indagine alternativa e rivoluzionaria sull’influenza che Adolf Hitler continua a esercitare ancora oggi sulla società: da immagini dell’epoca nazista e documenti storici a un’analisi approfondita del fenomeno anche attraverso i media e i social network di oggi. A partire dal libro, mai pubblicato in Italia, “The Meaning of Hitler” di Sebastian Haffner (1978), volto a smantellare i miti e le idee comuni su Hitler e la sua ascesa al potere, critici e storici rispondono a una domanda fortemente attuale: Hitler continuerà ad essere sempre più influente per le nuove generazioni? Il documentario, analizzando diversi aspetti, esplora i vari modi in cui la tossicità di Hitler ha continuato a diffondersi dopo la sua morte attraverso le pagine di storia, i social media, il cinema, l’arte e la politica contemporanea.

Solo giovedì 27 i due film saranno a ingresso speciale fissato a 5 euro. “Quel giorno tu sarai” resterà in programmazione anche venerdì 28 alle 21, sabato 29 alle 18, domenica 30 alle 21 e infine martedì 1° febbraio alle ore 18. La visione del film è aperta anche agli studenti delle scuole superiori del territorio che fanno parte della giuria studentesca del Premio David Giovani: per loro le proiezioni sono a ingresso libero.