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Giorno della Memoria, il calendario delle iniziative per commemorare la Shoah

In occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale per ricordare le vittime dell’Olocausto, nel giorno della liberazione di Auschwitz, l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Spoleto, in collaborazione con il giornalista Andrea Tomasini, ha organizzato una serie di appuntamenti, articolati su due giornate, per commemorare la Shoah.

“La due giorni che abbiamo organizzato – spiega l’Assessore alla Cultura e al Turismo di Spoleto Camilla Laureti – sarà un’occasione per ribadire l’importanza del ricordo e della narrazione in tragedie come l’Olocausto. Zygmunt Bauman, e mi fa piacere ricordare le parole del grande sociologo appena scomparso, diceva che “è diventata quasi una banalità affermare che i gruppi che perdono la loro memoria perdono anche la loro identità, che perdere il passato conduce a perdere il presente e il futuro”. Sembra una banalità ma non lo è. E la cultura è centrale per trasmettere la memoria e far sì che alcuni orrori della storia non debbano mai più accadere. Molti gli appuntamenti, sia giovedì 26 sia venerdì 27 gennaio. E invito tutti i nostri cittadini a partecipare alle visioni del film “Il grande dittatore” e del documentario su Etty Hillesum, visitare le mostre sui testi della Shoah e sulle pietre d’inciampo di Berlino, Vienna e Roma. Ci sarà, inoltre, un cammino che si snoderà nei luoghi degli ebrei spoletini perseguitati e sarebbe bello fossimo in molti a farlo”.  “È fondamentale – ha detto l’Assessore alla Scuola Maria Elena Bececco – trasmettere alle giovani generazioni, cui abbiamo deciso di dedicare una parte del programma delle iniziative, il ricordo e la testimonianza di quei terribili eventi del passato se vogliamo avere la speranza di un domani migliore”.
Giovedì 26 gennaio verranno inaugurate due mostre: una alla Biblioteca Carducci di Palazzo Mauri con una selezione di libri e di riviste d’epoca che raccontano la persecuzione degli ebrei a Spoleto (fino al 31 gennaio, dal martedì alla domenica dalle 8 alle 19); l’altra alla Biblioteca Carandente dove viene presentata un’antologia di foto di Andrea Tomasini sulle Pietre d’inciampo di Berlino, Vienna e Roma: una serie di scatti per immortalare quelle pietre, ricoperte da targhe di ottone, che segnalano sul selciato stradale le ultime abitazioni delle vittime di deportazioni. La mostra è aperta al pubblico fino al 9 febbraio, il lunedì dalle 15 alle 18.45 e il mercoledì e venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.45.
Sempre giovedì a Palazzo Collicola, alla Biblioteca Carandente, alle ore 17,00 viene presentato il  documentario “Una vita spezzata. Diario di Etty Hillesum 1941-1943” di Jaap Walvis e Almar Tjpkenne, realizzato nel 1984 dalla Televisione olandese e tradotto in italiano a cura di Gerrit Van Oord. L’opera è basata sul diario e sulle lettere di Etty Hillesum, intellettuale olandese di origine ebraica, vittima della Shoah, la cui produzione letteraria è edita in Italia da Adelphi. Alla proiezione del documentario faranno seguito letture ad alta voce di testi di memoir, testimonianze, analisi, giornali, diari. L’esperienza sarà ripetuta venerdì 27 gennaio sempre alle ore 17 e sempre alla Biblioteca Carandente.
Ancora giovedì alle ore 19.00 un’edizione speciale di “Spoleto cammina” nei luoghi della persecuzione: dalla piazza del Comune un percorso circolare che toccherà diverse case di cittadini ebrei perseguitati per poi tornare nel palazzo del Municipio dove fu promulgata la fine delle persecuzioni. Alle ore 21 alla Sala Pegasus verrà proiettato Il Grande Dittatore, geniale parodia del nazismo, opera tra le più alte di Charlie Chaplin, che verrà proposta agli studenti sempre alla Sala Pegasus venerdì 27 gennaio alle ore 10.30.
Le iniziative per il Giorno della Memoria proseguono un percorso di riflessione sulla cultura e la memoria ebraica a Spoleto che ha avuto tra le sue tappe fondamentali lo storico incontro, durante la scorsa edizione del Maggio dei Libri, tra l’Arcivescovo di Spoleto mons. Renato Boccardo e il Rabbino capo della Comunità Ebraica romana rav. Riccardo Di Segni.