Spoleto

Giornate europee del patrimonio, a Spoleto rivivono Umbri, Etruschi e Longobardi

Come vivevano i Longobardi, che fecero di Spoleto la loro ‘capitale’? E che gusto avevano i loro piatti? È quello che si potrà scoprire questo fine settimana nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio 2017. A Spoleto saranno tantissime le iniziative in programma, che interesseranno la Rocca albornoziana, il museo archeologico e palazzo Collicola. Ma non solo. Il ricco calendario, presentato dall’assessore alla cultura Camilla Laureti, dal direttore del museo archeologico Maria Angela Turchetti e da Paolo Braconi, presidente dell’Archeofood e docente di storia dell’alimentazione all’Università degli Studi di Perugia, ha come filo comune il tema Natura e Cultura, quello appunto scelto dal Mibact per questa edizione delle Giornate europee del patrimonio.

Il programma di sabato 23 settembre

  • Natura & Cultura: passeggiata “archeologica” dal Museo alla città al Monteluco. Ore 9,00 ritrovo al Museo archeologico di Spoleto: la Lex Luci. Ore 10,00 partenza per il percorso storico-archeologico-naturalistico. Ore 13,00 pranzo al sacco o presso struttura convenzionata. Ore 16,00 ritorno al Museo
  • Rocca Albornoziana e Museo Nazionale del Ducato. Ore 11.30 – L’Arte di toccare con mano – visita tattile. Si tratta di una visita guidata tattile alla mostra ‘Trame longobarde tra architettura e tessuti’ che si trasformerà in un divertente gioco fruibile per vedenti e non vedenti. I partecipanti verranno bendati e condotti di fronte ai manichini, che potranno essere esplorati attraverso il tatto. Successivamente sbendati, ai vedenti verrà fornito un foglio sul quale riprodurre l’abito toccato, ai non non vedenti verrà chiesto di descrivere cosa ha toccato. Rivolta a vedenti e non vedenti.

  • Ore 15.30 – (S)Balzo nel tempo – laboratorio didattico, un laboratorio per conoscere i segreti della tecnica dello sbalzo! Sarà preceduto dalla visita ai preziosi gioielli custoditi all’interno del Museo Nazionale del Ducato (dai 6 anni in su)

  • Museo archeologico, dalle 16,30 Laboratori didattici per adulti e bambini: I Santuari delle acque delle Vette e della Terra attraverso un gioco dell’oca; dalle 18,30 La leggenda del Monte Luco, fiaba concerto per attore e sestetto scritta e interpretata da Stefano de Majo, musiche di Francesca Stefanini; dalle 21,30 Visita guidata alla mostra “Umbri, Etruschi, un fiume….”.
  • Rocca, ore 17.30 – Mettiti in gioco con i Longobardi – laboratorio didattico. Un avvincente gioco in formato gigante alla scoperta della storia, della cultura e delle curiosità del mondo longobardo (dagli 8 anni in su)

  • Ore 17.30 – Sala Eugenio IV della Rocca – Convivium pars prima A tavola con re Rotari. Gusti barbarici e contaminazioni orientali alle origini della cucina italiana, riflessioni sugli apporti delle culture germaniche e orientali al formarsi di una ‘via italiana’ alla cucina mediter-ranea nel quadro dei processi di acculturazione dei Longobardi (fase della migrazione e dello stanziamento in Italia)

  • Ore 19.30 – Cortile d’Onore della Rocca aperitivo, visita guidata al Museo Nazionale del Ducato e alla mostra ‘Trame Longobarde’

  • Ore 20.30 – Salone Antonini Rocca Albornoziana – Convivium pars altera A tavola con re Rotari. Gusti barbarici e contaminazioni orientali alle origini della cucina italiana. Cena a buffet a tema con commento a cura di Archeofood. Cena realizzata dai ragazzi e dai docenti dell’IPSSART ‘G. De  Carolis’ di Spoleto. Costo: fino ai 14 anni € 10,00  |  adulti € 20,00  |  ingresso alla Rocca Albornoziana gratuito

Il programma di domenica 24 settembre

  • Terminal Le Mattonelle – Tempietto del Clitunno. Ore 9.30 – Bike tour nel Ducato Longobardo di Spoleto, tour guidato in bicicletta alla portata di tutti in cui le bellezze storico artistiche si uniscono ad un paesaggio indimenticabile e alla natura. Ore 9.45 – partenza dal Terminal Le Mattonelle (via E. Mattei, loc. Pontebari – Spoleto), ore 10.30 – deviazione con tappa a San Giacomo e visita guidata agli affreschi di Giovanni di Pietro detto Lo Spagna; ore 11.45 – visita guidata al sito Unesco di Campello sul Clitunno, il Tempietto del Clitunno. E’ possibile anche raggiungere il gruppo direttamente con l’auto ed effettuare le due visite guidate percorso pianeggiante A/R 22 km (difficoltà: facile | strada: asfaltata – chi non ha la bicicletta può noleggiarla, a pagamento, presso il Terminal Le Mattonelle). Tour e visite guidate gratuite, informazioni e prenotazioni cell. 338.7613662 o via email a 79eneri@gmail.com.
  • Rocca Albornoziana, ore 11.30 – Visita guidata ai percorsi difensivi della Rocca (rivolta ad un pubblico adulto e alle famiglie, massimo 10 persone)
  • Museo archeologico, dalle 11,00 Laboratori didattici per adulti e bambini: Metal dector: cerca i metalli del Museo Archeologico Nazionale e Teatro romano di Spoleto.
  • Museo archeologico, dalle 15,00 Laboratori didattici per adulti e bambini diretti anche ad un pubblico non vedente o ipovedente: Metal dector: cerca i metalli del Museo Archeologico Nazionale e Teatro romano di Spoleto.
  • Basilica di San Salvatore, ore 15.00-17 .00 – Apertura straordinaria del Portone Principale. La basilica è chiusa da gennaio 2017 a causa degli eventi sismici; eccezionalmente verrà aperto il portone principale in modo da poter ammirare, esclusivamente dall’esterno, la navata centrale
  • Rocca Albornoziana, ore 15.30 – Caccia al tesoro dei Longobardi. Una divertente caccia al tesoro per le vie del centro storico! Formate la vostra squadra e risolvete gli indovinelli utilizzando i vostri smartphone! Chi vincerà il premio finale? Dai 6 anni in su
  • Museo archeologico, ore 17,00 Acqua Aria fuoco Terra: l’arte di plasmare la materia prima. Conferenza di Fabio Fazzini (Archeologia Sperimentale). Presentazione delle copie dei gioielli in bronzo delle tombe di Piazza D’Armi realizzati grazie al contributo della Fondazione Antonini e della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.

Per il Museo archeologico la bigliettazione segue le disposizione ministeriali. L’apertura serale è al prezzo simbolico di 1 euro. L’accesso alla conferenza è gratuito. Per info:  pagina FB del Museo; pm.umb.museospoleto@beniculturali.it; 0743 223277

Per la Rocca albornoziana, tutte le attività sono garantite su prenotazione e gratuite, ad eccezione della cena in programma sabato 23 settembre alla Rocca Albornoziana. Per le prenotazioni: 0743.224952,  e-mail spoleto@sistemamuseo.it. Costo del biglietto di ingresso ai monumenti secondo le agevolazioni definite dal Mibact.

Tante iniziative alla scoperta delle nostre origini

Quest’anno il tema scelto dal MiBACT per le GEP 2017 è #NaturaeCultura per sottolineare di nuovo il legame profondo tra beni culturali e ambientali e consolidare lo stretto rapporto tra territorio e identità culturale.

Il Muso Archeologico Nazionale e Teatro romano, diretto dalla dottoressa Maria Angela Turchetti, in stretta sinergia con il Comune di Spoleto, l’Associazione Culturale Spoleto, Cittadinanza Attiva, Astra Onlus e Avis Spoleto e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Fondazione Antonini, propone due intense giornate di iniziative dal titolo Acqua Aria Fuoco Terra. Attraverso visite guidate, laboratori didattici rivolti anche ad un pubblico con disabilità visiva, conferenze , percorsi storico-archeologico-naturalistici, musica e animazione si propongono all’attenzione dei partecipanti l’Acqua dei fiumi che dividono ed uniscono civiltà diverse, Umbri, Etruschi, Sabini, e dei santuari fontili, dei laghi e delle polle sorgive dove si veneravano divinità protettrici della vita e garanti di fecondità e fertilità, l’Aria “in movimento” nella bella figura della ninfa “Aura” personificazione della brezza leggera, scultura greca proveniente dal teatro romano e le altezze del cielo sfiorato dai sacelli delle vette e ancora il Fuoco e l’acqua per plasmare i metalli e la Terra degli dei ctoni e dei boschi profumati e misteriosi rispettati dalle comunità antiche attraverso leggi sacre e inviolabili.

All’apertura delle due giornate è un percorso guidato attraverso le testimonianze storiche-archeologiche-naturalistiche del territorio, reso possibile grazie all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Spoleto, al personale del Museo e alle Associazioni “Associazione Culturale Spoleto”, “Cittadinanza Attiva” e Avis Spoleto: con partenza dal Museo e attraverso la città, la passeggiata arriva fino al Monteluco e al cippo con la Lex Luci, il cui originale è visibile nel Museo. I laboratori didattici, a cura del personale del Museo, prevedono un gioco dell’oca e cacce al tesoro sui temi ” I Santuari delle acque delle Vette e della Terra” e “Metal dector: cerca i metalli del Museo Archeologico Nazionale e Teatro romano di Spoleto”.

Con musiche composte appositamente per l’evento è l’affascinante “Leggenda del Monte Luco”, una fiaba concerto per attore e sestetto scritta e interpretata da Stefano de Majo (musiche di Francesca Stefanini, Ilaria Valentini al flauto, Eleonora Danielli e Andrea Ciliani al clarinetto, Milena Rossi a corno, Francesca Stefanini al violino, Elisa Ciuffetti al violoncello) che fa riflettere su temi di grande attualità quali la salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico, la collaborazione, la sinergia, l’integrazione. Il suggestivo scenario della fiaba è il teatro romano con le luci soffuse e le ombre lunghe del tramonto.

Durante l’apertura straordinaria di sabato sera del Museo è riproposta all’attenzione la mostra “Umbri, Etruschi, un fiume” nata dalla collaborazione tra due musei del Polo Museale dell’Umbria, il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia e quello di Spoleto che hanno voluto mettere in atto una politica di scambio e condivisione dei reperti e delle collezioni. Il tema è il confronto tra le due civiltà, separate, ma anche unite, dal Tevere, e a Spoleto sono presentati reperti legati ai culti delle acque e della terra, a divinità infere, celesti e salutari.

Grazie al contributo della Fondazione Antonini e della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto si propone domenica l’iniziativa, curata da Astra Onlus e dal Museo, “Acqua Aria Fuoco Terra: l’arte di plasmare la materia prima”, evento dedicato alla presentazione al pubblico delle riproduzioni di alcuni dei gioielli rinvenuti nella necropoli di Piazza d’Armi. Si tratta di fibule, bracciali e pendagli in bronzo e ferro, originariamente appartenuti ad una donna e ad un bambino di pochi mesi sepolti a Spoleto nel VII secolo a.C., in parte già esposti presso il Museo Archeologico, che con le tecniche dell’archeologia sperimentale sono stati fedelmente riprodotti per poterli toccare, apprezzarne da vicino la raffinatezza e per capire il loro aspetto originario così come lo videro i loro proprietari 2700 anni fa. L’artefice delle copie, l’archeologo/artigiano Fabio Fazzini, presenterà il suo lavoro con una conferenza in cui illustrerà le tecniche utilizzate per la fusione e la forgiatura del bronzo e del ferro nell’antichità e tutte le fasi della lavorazione dei gioielli spoletini.

Alla scoperta della cucina dei Longobardi

Tra i particolarissimi appuntamenti in programma nel fine settimana c’è “A tavola con Re Rotari”, una cena che permetterà di assaporare i piatti che caratterizzavano la cucina dei longobardi. Una ricerca storica ha portato Archeofood a ricostruire i gusti barbarici, che insieme alle contaminazioni orientali, sono alle origini della cucina italiana. Sabato sera, quindi, sarà possibile assaggiare veri piatti longobardi, che saranno dettagliatamente illustrati.

Come spiega Paolo Braconi, presidente dell’Archeofood e docente di storia dell’alimentazione all’Università degli Studi di Perugia,  “la cucina italiana esiste prima degli italiani, è la tesi sostenuta da Alberto Capatti e Massimo Montari (La Cucina Italiana: Storia di una cultura – Laterza 1999), nel senso che è possibile riconoscere una cucina “italiana” nell’ambito di una cucina “europea”, intendendo per Europa la sintesi che si venne a creare nell’Alto medioevo tra cultura romana e cultura Germanica, di cui quella Longobarda è parte. La cultura del grano, della vite e dell’olivo si incontra con quella della carne, del latte e del burro. Due diversi modi di pensare e usare il territorio.

Tra questi due poli che possiamo definire schematicamente con Nord e Sud, mantiene un ruolo chiave il modo orientale che è sempre stato decisivo per l’origine di tutto: piante e animali domesticati, agricoltura, nascita della città, della civiltà. Nell’epoca che ci interessa l’Oriente è rappresentato dall’Impero Bizantino e da quello Arabo. Si cercherà di mostrare, con esempi anche gustativi, come la cucina italiana, fortemente connotata dalla sua tradizione mediterranea, si sia formata proprio grazie agli apporti e alle contaminazioni provenienti da questi mondi lontani, eredi di tradizioni alimentari che avevano in gran parte contribuito al formarsi della cultura alimentare dell’Impero Romano”.