Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI. Un’edizione speciale quella di quest’anno, per festeggiare il cinquantesimo compleanno della Fondazione, nata nel 1975 per l’impegno di Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli.
Al Trasimeno, la Delegazione propone un percorso sul pittore Giovan Battista Caporali, figlio d’arte e allievo del Perugino con cui lavorò anche; iscritto nell’arte dei pittori per il quartiere di Porta Eburnea a Perugia dal 1496 ebbe, come ricorda Pietro Scarpellini, una lunga e operosa vita.
A Panicale e Paciano restano a testimonianza di questa operosità due lavori, diversi fra loro, ma con un filo rosso sulla narrazione del paesaggio che diventa un tratto distintivo, anche dalla lezione di Perugino.
Le aperture saranno dal pomeriggio di sabato 22 (dalle ore 15.30 alle ore 18.30) fino alla domenica 23 tutto il giorno (dalle 9.30 alle 12.30 e ancora dalle 15.30 alle 18.30).
A Panicale nella Collegiata di San Michele Arcangelo si trova l’Adorazione dei Pastori nata come pala d’altare dopo il restyling cinquecentesco della chiesa e poi posizionata in un altare laterale per restituire all’Annunciazione di Masolino il ruolo originario. In primo piano la scienza sacra, subito dietro, insieme ai pastori San Michele titolare della chiesa e infine a sfondare verso l’orizzonte un paesaggio di luci, colline ed acqua. Una vegetazione rigogliosa appoggiata su speroni di roccia che rimandano alla pittura nordica; tema che ritorna nel bell’affresco della Chiesa di San Salvatore al Ceraseto a Paciano, chiesa ad una unica navata, nascosta alla vista dalla strada principale e per questo nota come “chiesa dei matrimoni segreti”.
Due punti strategici rispetto alle colline del Trasimeno, due balconi sul lago che offriranno ai visitatori uno sguardo sul panorama reale in relazione a quello dipinto.
Le opere, in alcuni slot di visita, saranno narrate dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione Superiore Calvino di Città della Pieve.
Una sorpresa, sempre nel solco dell’identità e delle radici, sarà quella della presenza delle ricamatrici dell’Ars Panicalensis con i loro preziosi lavori. Saranno i bambini della Scuola Primaria di Panicale a raccontare la storia di Anita Grifoni Belleschi, fondatrice della scuola di ricamo panicalese, mentre le signore potranno dare dimostrazione di questa raffinata arte tessile.
Il ricamo su Tulle “Ars Panicalensis” nasce a Panicale nella prima metà del ‘900 per volere di Anita, che negli anni ’30 fonda una scuola di ricamo, riconosciuta dall’E.N.A.P.I. tra il 1936 e il 1938, che diventò ben presto famosa in tutte le famiglie nobili e dell’alta borghesia del tempo, fino ad essere apprezzata dalla casa reale. Anita infatti realizzò, insieme alla figlia Maria Teresa Grifoni, l’abitino da Battesimo per la Principessa Maria Pia di Savoia, figlia di Umberto II e Maria Josè, nel 1934.