Il consiglio comunale di Foligno ha istituto la “Giornata per la santità della vita”. L’ok è arrivato dopo un acceso dibattito tra i consiglieri comunali, con il centrosinistra e il M5S che hanno votato contro. A presentare l’atto la consigliera della Lega Luciana Collarini.
“Questo è un atto unico in Italia – ha commentato la consigliera
leghista – non esiste in nessun altro comune una giornata dedicata alla Santità della vita. Auspichiamo di poter essere di esempio per altre amministrazioni, in quanto è necessario riscoprire e tutelare i valori della vita e della famiglia che sono la base di una società sana e che da troppo tempo vengono attaccati da chi ritiene questi valori obsoleti e medievali”.
La consigliera Collarini (nella foto) ha sottolineato il calo demografico che si verifica “dal 1971 ad oggi“, pari “al 50 per cento a causa della crisi
economica che si è accentuata con la pandemia e che funge da deterrente per le giovani coppie a fare figli perché non hanno più un futuro certo“. Sottolineate, tra le cause del calo demografico, “le politiche pro aborto degli ultimi anni che hanno permesso l’uso della Ru486 anche alle ragazze minorenni e senza il consenso dei genitori. In base ai dati Istat ed Eurostat la regione Umbria tra il 2013 e il 2017 è stata la regione d’Italia con meno nati e tra le regioni dell’Unione europea è stata classificata al 3° posto tra quelle che hanno avuto meno nati“.
“Gli Usa – spiega la consigliera Collarini – sono stati i primi ad
istituire la Giornata nazionale per la santità della vita e il 22
ottobre 2020 hanno ospitato la cerimonia della firma virtuale della dichiarazione di consenso di Ginevra sulla promozione della salute delle donne e il rafforzamento della famiglia, che prevede anche la conservazione della vita umana. L’Italia non ha ancora aderito e spero che Foligno possa essere di esempio per invitare i nostri governanti ad aderire alla dichiarazione di Ginevra e quindi partecipare alla difesa della vita e della
famiglia”.
Minoranze tutte compatte contro il documento. “La mozione è un atto ipocrita e sacrilego – ha detto la consigliera dem Rita Barbetti nel dibattito – perché accosta la parola santità alla vita, che è sacra di suo, ed è un valore laico, che vale per tutti“. Condannato l’accostare Trump all’iniziativa: “Perché è stata istituita da Reagan nel 1984, un presidente eletto grazie alla lobby delle armi che servono per uccidere. Quanto a Trump, nel 2020 ci sono state più esecuzioni federali (quelle che competono al presidente) che quelle degli Stati. Le ultime – ha proseguito Barbetti – di Brandon Bernard, che aveva ucciso nel 1999, quando era una persona diversa; Corey Johnson un grave malato di Covid e Lisa Montgomery, uccisa a 52 anni. Con problemi mentali, violentata e fatta prostituire e aveva ucciso una donna incinta“. E, sempre rispondendo alla mozione: “se ogni persona di ogni età deve essere protetta, i migranti lasciati morire sulle navi?“. E l’ultima: “Foligno è già città della vita, nella rete delle realtà che celebrano l’abolizione della pena di morte“.
All’attacco Elisabetta Piccolotti, di Sinistra Italiana: “Invece di preoccuparsi di fare qualcosa per fermare la diffusione delle varianti del covid-19 in città e nella regione, a Foligno, in Umbria, la Lega propone e fa approvare in Consiglio Comunale una mozione delirante che istituisce la ‘Giornata della Santità della vita’ – attacca in un post Sinistra Italiana – In piena pandemia, dentro la zona rossa, con oltre 90.000 decessi in Italia e più di 800 nella sola Umbria, la consigliera leghista Luciana Collarini durante l’illustrazione della mozione non ha provato nessun imbarazzo. Non ha chiesto più medici per salvare la vita di chi sta morendo nei nostri ospedali, non ha invocato più investimenti nella sanità pubblica, ma ha pensato bene di impiegare il suo tempo per chiedere di ‘fare come Trump’ e sostenere che la legge 194 sull’interruzione di gravidanza è una delle cause della crisi demografica italiana. Un totale delirio ideologico degno del peggiore oscurantismo. La Lega è impegnata in una guerra senza quartiere contro la libertà di scelta delle donne in tutte le regioni e i comuni in cui governa: Mario Draghi farebbe bene a pensarci dieci volte prima di affidare a questa gente dei ministeri nel suo futuro governo“