La Giornata della Memoria che si celebra domani, 27 gennaio, porta spesso con sé una dose di polemiche. Ed è così che l’Aned Umbria, l’associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti apre il caso sull’evento patrocinato dal Comune di Foligno e organizzato dall’associazione “Grudi gruppo d’incontro Aps” che prevede la proiezione del documentario “La morte negata” “relativo – si legge nel documento del Patrocinio – alle vittime del covid decedute negli ospedali”.
Aned, nella nota diramata, parte spiegando il progetto di “costruzione comune, creando una rete di esperti di teatro, storici e testimoni a supporto di un lavoro molto impegnativo che ha coinvolto ragazze e ragazzi, e che verrà restituito alla cittadinanza la mattina del 27 all’Auditorium San Domenico, alle ore 11.00. Il Comune di Foligno ha offerto il suo patrocinio nella consapevolezza della qualità del progetto, dandoci quindi lo spazio e decidendo di non produrre o presentare altri eventi. Questo per Aned è un punto importante, perché rimette al centro del discorso sulla memoria associazioni, competenze e persone che da sempre si spendono per un’educazione civica che faccia una politica alta sulla memoria storica, che sappia volare sopra le polemiche d’occasione. Questo è vero al punto che il 27 sul palco non ci saranno presentazioni ufficiali, ma la mattinata sarà interamente gestita da ragazzi e ragazze, a cui idealmente passiamo il testimone“.
Parallelamente, però, si stigmatizza che a Palazzo Trinci, nel pomeriggio del 27, venga tenuto un altro evento “la cui presentazione ufficiale si avventura in paragoni storici tra i protocolli legati alla recente pandemia e il nazismo, e che rivendichi direttamente che la proiezione di un documentario su tali temi sia “ben collocata in corrispondenza del 27 gennaio”, ci lascia allibiti. Aned Umbria rappresenta famiglie di deportati che hanno sofferto direttamente l’orrore del nazifascismo, e che trovano nel 27 gennaio un momento importante per esprimere e condividere il trauma che hanno vissuto e riflettere insieme sul suo valore per il presente. Non solo troviamo ridicolo e ideologicamente avvilente utilizzare il nazismo come “metafora” per parlare di gestione di una pandemia – spiega Aned – ma ci indigna soprattuto il fatto che si tenti di colonizzare il giorno della memoria per dare risalto alle proprie cose. Se questo è un tentativo di farsi pubblicità dando luogo ad una stupida e sterile polemica pubblica o politica, noi ci asteniamo volentieri. Non ci interessa, il 27 gennaio, parlare di questo: il giorno della memoria 2024, a Foligno, sarà il giorno in cui ragazze e ragazzi condividono una loro ricerca durata mesi. Lo fanno con la mente, con il cuore, e con l’amore per lo studio. Questo va rispettato e celebrato, come rispettate e celebrate devono essere tutte le vittime del nazifascismo, e chi ancora porta i segni di quella orribile storia. Di questo dobbiamo parlare, non di altro”.