Perugia ancora contro l’antisemitismo, in una giornata che ricorda le vittime dell’olocausto nazista compiuto prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’Umbria ricorda in questo giorno ricorda anche una tragedia scampata, nell’antico molo di Sant’Arcangelo di Magione, dove oggi una lapide campeggia a testimonianza del luogo in cui sbarcarono le cinque vele che portavano in salvo, nella notte del 14 giugno del 1944, grazie all’azione eroica di don Ottavio Posta, e di altri pescatori, trenta ebrei confinati ad Isola Maggiore, comune di Tuoro su Trasimeno. Dal luogo dello sbarco i prigionieri furono consegnati alle Forze Alleate che li portarono in salvo sottraendoli ai militari tedeschiche controllavano l’isola. Ancora oggi rappresentazioni teatrali e storie narrate ricordano quel barlume di salvezza in una delle pagine più terribili che la storia d’Europa possa ricordarsi.
Le parole del sindaco Romizi – “La Shoah è stata una tragedia immane nel cuore dell’Europa” – ha detto il sindaco di Perugia Andrea Romizi – “Allora si è consumato il dramma di un intero continente che fu attraversato da una follia indicibile, e di un popolo che ne fu vittima. Una follia che però abbiamo il dovere di ricordare, non soltanto per rispetto delle vittime, ma anche per salvaguardare il nostro futuro. Il razzismo, nel cui campionario l’antisemitismo è da sempre un carattere geneticamente dominante, non è un male sconfitto per sempre. Non appartiene ad un passato remoto. Non è finito il giorno in cui si aprirono i cancelli di Auschwitz, il cui anniversario ha dato origine alla Giornata della Memoria. L’antisemitismo riemerge continuamente in forme a volte nuove, a volte penosamente note e riciclate. L’attentato di Parigi al supermercato kosher non è che l’ultimo episodio di una lunga lista. La Giornata della Memoria deve perciò essere non una rituale testimonianza, ma l’ occasione per una riflessione sulla storia e nello stesso tempo per la produzione di anticorpi, da parte della nostra società, contro il razzismo. Soprattutto oggi ci sentiamo vicini alla comunità ebraica perugina, parte importante della nostra città. A loro e con loro diciamo che Perugia è attenta ad ogni rigurgito di antisemitismo, che è poi il modo migliore di celebrare nei fatti la Giornata della Memoria“.