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GIORNATA DELLA MEMORIA AL TEATRO SUBASIO DI SPELLO CON DUE GIORNATE GRATUITE

L'orrore, l'atrocità della guerra e le sue vittime viste attraverso gli occhi delle donne. In occasione della Giornata della memoria l'amministrazione comunale ha previsto due appuntamenti al teatro Subasio, con ingresso gratuito, per raccontare il rifiuto e la protesta delle donne agli orrori della guerra. Il 27 gennaio andranno così in scena “Le Troiane” di Euripide, con Valentina Renzulli e Beatrice Ripoli che reinterpretano il testo greco attraverso le voci di due personaggi, Elena ed Ecuba: nuora e suocera, vincitrice e vinta, vittima e carnefice, in un gioco delle parti che continuamente si ribalta, in scambi di accuse, riabilitazioni, colpe e presunte espiazioni. Il loro incontro è mediato dalla presenza di Menelao, davanti al quale difendono e reciprocamente giudicano le proprie azioni, ma in questo adattamento le due donne sono sole, senza intermediari. Le differenze, rispetto al testo di Euripide, sono anche linguistiche.

“E' Un testo teatrale sulla più antica guerra – spiega l'assessore alla cultura Liana Tili – che la nostra cultura ricordi per un invito a non dimenticare nessuna guerra e nessuna vittima, a ricordarle tutte e tra esse sia le vittime dell'Olocausto che i martiri delle Foibe, a cui è dedicata, invece, la giornata del 10 febbraio. L'amministrazione comunale ha chiesto al gestore del teatro Subasio, Fontemaggiore Teatro Stabile di Innovazione, di inserire per la prima volta nella programmazione due appuntamenti per ricordare, non attraverso convegni e seminari ma attraverso una forma d'arte e di spettacolo, la guerra, i suoi orrori, le sue vittime e la condizione delle donne in Italia e nel mondo, troppo spesso proprio loro vittime”.

L'8 marzo, in coincidenza con la Festa della donna, andrà in scena lo spettacolo “Le nuvole che passano”: sette donne in scena per cantare e narrare suggestioni provenienti da vari testi poetici e narrativi, da racconti e resoconti di migranti e migrazioni. Il tessuto drammaturgico si dipana e si intreccia da e intorno ad alcuni canti di area balcanico-slava e finisce con il raccontare, a metà strada tra l'epica e la lirica, frammenti di storie di migranti, evocando la tragedia recente dei popoli dell'ex-Jugoslavia e delle aree limitrofe, lacerati da guerre e lotte intestine, all'indomani del tramonto e della caduta del comunismo, segnati da un flusso migratorio portatore di sogni infranti, tra i quali quel “sogno di una cosa” di pasoliniana memoria che ha attraversato tutto il Novecento.

Entrambi gli spettacoli sono fuori abbonamento. L'ingresso è gratuito. Per informazioni: Fontemaggiore Teatro Stabile di Innovazione 075.5289555, www.fontemaggiore.it, Teatro Subasio 0742/301689.