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Giornata del sollievo, presidente Marini,”Un Umbria servizi all’avanguardia per alleviare il dolore”

Il dolore, una malattia nella malattia. Ogni persona ha toccato e tocca con mano l’esperienza, talvolta tragica, del confronto con il dolore, suo o di una persona cara o vicina. A tutti, ma soprattutto ad un sistema sanitario moderno, è richiesto di operare affinché il dolore, appunto, venga mitigato. Promuovere quindi una diversa e più avanzata cultura del trattamento terapeutico che consenta a ciascuna persona di vivere questa esperienza in condizioni di maggiore dignità ed umanità. In questo, l’Umbria è una Regione che ha da quasi vent’anni avviato “buone pratiche” che oggi le consentono di offrire ai propri cittadini servizi all’avanguardia. Nell’ultimo anno, ad esempio, sono passate da 280 ad oltre settecento le donne che hanno potuto ricorrere alla pratica del “parto indolore” che in Umbria, grazie ad una direttiva della Regione, è possibile effettuare gratuitamente presso le strutture sanitarie pubbliche.
Nella Giornata nazionale del sollievo, oggi in Umbria sono state molte le iniziative con le quali si è celebrata la ricorrenza. A Marsciano, al Teatro Concordia, operatori sanitari, pubblici amministratori, cittadini, hanno discusso sul tema “il dolore in Umbria, stato dell’arte e proposte operative”.
“In Umbria – ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini, intervenuta all'iniziativa, coordinata dal direttore del Sert della Media Valle del Tevere, Mariano Pedetti, presente anche il sindaco della città, Alfio Todini – non partiamo da zero perché qui, grazie al lavoro di qualità svolto dai nostri operatori sanitari, stimolati in questo dalle tante associazioni del volontariato, abbiamo raggiunto livelli di tutto rispetto che ci hanno consentito di anticipare in alcuni aspetti i contenuti della legge nazionale per le cure palliative. Da alcuni mesi, poi, abbiamo approvato come Regione nuove linee di indirizzo in materia di terapia del dolore e cure palliative, contribuendo in questo modo ad una maggiore diffusione di una cultura più appropriata della tutela della dignità della persona nel rapporto con il dolore”.
Buone pratiche ed un adeguato modello organizzativo della rete dei servizi sanitari sono, per la presidente Marini, gli elementi decisivi affinché si possa affermare, anche nel trattamento del dolore, “la centralità della persona”. “Dobbiamo inoltre impegnarci – ha proseguito la presidente – per estendere il più possibile questi servizi in tutto il territorio regionale”.
Tra le positive esperienze realizzate in Umbria, la presidente Marini ha voluto ricordare quella dell’Azienda Ospedaliera di Perugia per l’assistenza ai bambini, soprattutto nella fase post-operatoria. Un progetto che ha ricevuto – insieme ad altri tre, sui 100 presentati – una speciale menzione nell’ambito del premio “Gerbera d’oro”, istituito dalla Fondazione nazionale “Gigi Ghirotti” e dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome.