“Tagliando il traguardo dei 50 anni di attività la famiglia Chiatti ci dà un bellissimo segnale di speranza, perché ancora qui a impegnarsi, combattere e lavorare per il futuro, pure in tempi durissimi come quelli che stanno vivendo gli operatori commerciali”.
Così il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore al Commercio Riccardo Carletti hanno salutato il 50° anniversario della Gioielleria Chiatti, festeggiato stamattina nei locali del negozio di via Scipione Lapi.
“Grazie a messaggi di fiducia come quello che ci dà oggi la famiglia Chiatti possiamo guardare avanti, alla luce in fondo al tunnel del Covid-19 che si intravvede grazie al vaccino e a un futuro nel quale attività storiche come queste sapranno ancora essere punto di riferimento ed esempio”, hanno sottolineato Bacchetta e Carletti, nel dare atto a Cesare Chiatti, Luciana Roscini, Nadia Chiatti e Corrado Candelaresi “della grande professionalità e serietà con cui danno continuità alla propria presenza in città dopo cinque decenni”.
“I ricordi legati ai 35 anni passati nel quartiere di San Pio appartengono al vissuto sentimentale di tantissimi tifernati che, come noi, da ragazzi, entravamo in negozio con pochi soldi per fare i nostri regali alle fidanzate e trovavamo grande umanità e comprensione in Cesare, Luciana e poi Nadia”, hanno sottolineato Bacchetta e Carletti.
La Gioielleria Chiatti nacque nel 1971 quando Cesare Chiatti, tecnico orologiaio con oltre 15 anni di esperienza alle dipendenze di altre aziende del settore, aprì insieme alla moglie Luciana il proprio negozio in via Martiri della Libertà come laboratorio di orologeria per la vendita di oro, argento e orologi. Nel 1979 la famiglia Chiatti allargò la propria offerta espositiva e merceologica, raddoppiando la metratura del negozio. Nel 1994 entrò a far parte dell’azienda la figlia Nadia, laureatasi nello stesso anno in Scienze Politiche e in possesso del diploma in Gemmologia. Nel 2004 la famiglia Chiatti decise di spostare la propria attività nell’attuale sede, in un antico stabile ristrutturato dei primi del ‘900 in via Scipione Lapi.