Categorie: Cultura & Spettacolo Terni

“Gioca la luna”, i bambini 'padroni' di Narni per una notte. Ieri sera la 3° edizione dell'evento a sostegno dei diritti per l'infanzia

Riccardo Foglietta

Ieri sera, Narni è stata consegnata completamente a bambini e bambine, a ragazze e ragazzi, grazie alla 3° edizione locale di “Gioca la Luna – la notte dei Bambini e delle Bambine”, manifestazione ideata da Andrea Mori, Manuel Pucci e Paolo Calamita e realizzata per la prima volta nell’estate del 2008 a Sternatia, Bari e San Benedetto del Tronto. Si tratta di un evento dedicato ai bambini, alle bambine e ad alcuni, importanti, diritti: quello al gioco, a vivere in spazi urbani adeguati e condividere esperienze significative con i propri genitori e con i propri coetanei. “Gioca la Luna” è un marchio registrato che propone in tal modo un format caratterizzato da una modalità progettuale partecipata, che serve a far mantenere all’iniziativa la stessa natura sperimentale della prima edizione e che si basa sul coinvolgimento delle numerose associazioni che in tutta Italia si impegnano nella tutela dei minori. Ogni città può decidere di essere la location di questo evento attraverso la collaborazione fra gli ideatori dell’iniziativa e le amministrazioni comunali e provinciali, le cooperative sociali, le associazioni di volontariato ed i privati che si dimostrano interessati. Nel caso di Narni, l’evento è stato organizzato dal Comune, in particolare dai Servizi Sociali, da Saltamartino giochi di qualità (azienda che crea e vende giochi nuovi, usati, di legno e artigianali) e dalla Cooperativa Sociale CIPSS (che si occupa di fisiokinesiterapia e fisioterapia), in collaborazione con le parrocchie della vicaria di Narni, l’Arciragazzi di Narni, i promotori di “Narni sotterranea”, l’associazione Narni in Centro, l’Associazione Minerva e l’azienda Sistema Museo; il tutto con il patrocinio della Regione Umbria, “Ali per Giocare”, ovvero l’Associazione Italiana dei Ludobus (mezzi mobili attrezzati con i quali animatori ed educatori portano l’attività ludico-educativa ovunque) e delle Ludoteche (luoghi destinati al gioco ed al divertimento gestiti da animatori ed educatori) e da Gio.Na, l’Associazione italiana delle Città in Gioco.
Dalle ore 20.30 alle 00.30 la zona del centro storico di Narni compresa fra Piazza Garibaldi e Via Mazzini, è stata il teatro di attività ludiche, spettacoli, artisti di strada, laboratori, ludobus, musica e tanto altro ancora, rendendo la città un grande e suggestivo “parco giochi” articolato lungo le strade e i vicoli ed animato dai tanti presenti, bambini, ragazzi, adulti ed anziani. Il traffico è stato infatti chiuso per permettere ai pedoni di essere i padroni assoluti del centro storico, ma dalle 19 in poi sono state messe a disposizione delle navette gratuite che hanno servito adeguatamente tutti i partecipanti all’evento. La manifestazione, ad ingresso gratuito, ha previsto la presenza di quaranta punti tra stand associativi ed attività ludiche; sono state molte, quindi, le associazioni coinvolte nella realizzazione di “Gioca la Luna” 2011, fra cui era presente l’APAV (Associazione Parole che Volano) di Terni il cui Presidente, Luca Ascani, ha raccontato cosa ha significato partecipare a questa esperienza: “Presiedo un’associazione di volontariato che si occupa di ragazzi con disturbo dell’apprendimento, in particolare di ragazzi con disturbi legati alla dislessia. Abbiamo partecipato a “Gioca la luna” la prima volta tre anni fa: tramite un passaparola siamo venuti a conoscenza dell’evento, ci hanno chiesto se volevamo essere presenti e noi abbiamo aderito con grande entusiasmo proprio perché è una manifestazione dedicata ai bambini ed ai ragazzi, con la finalità di promuovere dei diritti che molto spesso vengono dati per scontati. Le attività proposte sono specifiche e caratterizzanti di ogni associazione, che quindi contribuisce a seconda dei servizi e delle attività che svolge durante l’anno. L’aspetto ludico infatti è uno strumento per promuovere i diritti dell’infanzia, poiché i bambini hanno bisogno di giocare insieme all’aria aperta, hanno il diritto di condividere, di confrontarsi: è un momento di crescita per cui molto spesso non sono previsti gli spazi ed i tempi adatti.”