Arriva, per la seconda volta e dopo la valutazione dei risultati, il secondo ‘ok’ dalla Regione Umbria al servizio di mobilità notturna di Perugia, denominato ‘Gimo’. E ora la palla, come già gli studenti e i loro rappresentanti avevano avuto modo di evidenziare, passa al Comune di Perugia, che materialmente, dicono Udu e la maggioranza di Palazzo Cesaroni, dovrebbe interessarsi per far sì che Gimo, il 30 giugno, non termini le sue corse.
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Questo quanto accaduto, in soldoni, questa mattina nel Consiglio Regionale umbro, in piazza Italia: a sollevare la questione sono stati i consiglieri regionali Carla Casciari e Giacomo Leonelli (PD). In particolare Casciari e Leonelli hanno chiesto alla Giunta regionale di sapere “cosa avverrà al termine della fase di sperimentazione del servizio, e se già sono in programma azioni dirette all’attivazione del servizio di mobilità notturna in forma stabile e strutturata, anche con l’eventuale contributo del Comune di Perugia, a partire dall’inizio del prossimo anno accademico (settembre/ottobre 2017)”. A giudizio dei due consiglieri questa esperienza non dovrebbe “andar persa, ma anzi riproposta per il miglioramento dei servizi a favore di studenti, cittadini, famiglie e turisti, in modo da incentivare l’attrattività di Perugia anche come polo universitario e come meta turistica”.
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Perché come detto il prossimo 30 giugno la sperimentazione di Gimo avrà termine. “Dai dati di Busitalia – ha spiegato Casciari – emerge che gli utenti complessivi, dopo sei settimane, sono stati ben 1874, con una media di 312 viaggiatori e di 156 biglietti acquistati in ognuna delle 12 serate. Prevedibile un incremento maggiore con l’approssimarsi della stagione estiva”. Casciari ha inoltre precisato che il costo della sperimentazione “è stato sostenuto per intero con il bilancio regionale senza che il Comune di Perugia intervenisse con propri finanziamenti”.
A proposito di dati, l’assessore Giuseppe Chianella ha rincalzato: “a fronte di 8 fine settimana si sono registrate 2703 presenze, con una media, nel fine settimana, di 338 utenze che vanno ovviamente suddivise per le 9 corse nelle due serate (36 corse). Tecnicamente, dunque, parliamo di una presenza di circa 10 passeggeri ogni corsa. Rispetto al trend, nell’ultimo fine settimana è stato registrato un numero maggiore (441 utenti), a fine sperimentazione (30 giugno 2017) dovremo arrivare a quasi 4mila presenze. Questo servizio sperimentale è costato, sulla città di Perugia, 40mila euro. Subito dopo la fine della sperimentazione verificheremo attentamente i numeri e nei tre mesi di tempo, prima della riapertura dei corsi universitari, per poter effettuare una attenta valutazione del servizio. Su Terni invece, il servizio si svilupperà dal prossimo mese di ottobre. Sul servizio diamo comunque un giudizio positivo, ma tutto ciò deve rientrare nell’ambito del piano urbano del traffico, visto che si tratta di trasporto pubblico locale, ancorché dedicato ad una categoria speciale come quella degli studenti”.
La replica è stata svolta dall’altro firmatario Leonelli che ha detto di prendere atto del “giudizio positivo espresso dalla Giunta rispetto a questo servizio. I numeri raggiunti sono dignitosi. L’idea è poi nata per rafforzare l’idea di una città universitaria, per un servizio rivolto agli studenti, ma non solo. Si rende comunque necessario un confronto con il Comune di Perugia che dovrà tenere conto delle esigenze poste soprattutto dall’Agenzia per il diritto allo studio nell’elaborazione delle politiche per il traffico locale”.
Per il sindacato studentesco, intervenuto a margine, la risposta dell’assessore Chianella è stata chiara: “la Giunta valuta positivamente l’andamento del servizio, citando anche i dati relativi al numero di utenze totali. Alla luce dei numeri positivi, l’Assessore ha però sottolineato che trattandosi di un servizio urbano questo dovrebbe rientrare nel piano della mobilità del Comune di Perugia, così come anche sostenuto da Università e rappresentanti degli studenti. Il consigliere Leonelli ha preso successivamente la parola ricordando che la Presidente del Consiglio degli Studenti e il Garante degli Studenti hanno inviato una mail ufficiale richiedendo un tavolo inter istituzionale tra Università, Regione Umbria e Comune di Perugia avente lo scopo di confrontarsi per ridiscutere il rifinanziamento del servizio e un eventuale revisione del progetto. Riteniamo che l’interesse mostrato dai consiglieri e l’apertura dell’Assessore Chianella siano segnali importanti per la possibilità che il servizio venga garantito non più come una sperimentazione.
Già la scorsa settimana, seguendo questo filone, i rappresentanti di Udu avevano inviato una email al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e all’assessore con delega, Cristiana Casaioli, per chiedere un incontro sul tema. “Per far sì che questo possa definitivamente concretizzarsi è necessario che il Comune si assuma la responsabilità di sostenere e promuovere il progetto e si impegni affinché il tavolo tra le istituzioni sia riunisca in tempi brevi entro il mese di giugno“.
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