Un mese fa a Prima Porta, cimitero di Roma, non accettavano più nuove salme destinate alla cremazione, perché non c’è posto per depositare le bare nelle camere mortuarie. Una situazione per cui i parenti hanno chiamato la Polizia, e analoga a quella di novembre 2020, quando anche la salma di Gigi Proietti rischiava di non essere cremata. La cremazione è avvenuta poi nel giro di poco, ma ora Roma non trova spazio nei suoi cimiteri per ospitare la salma del grande attore.
La Capitale, infatti, come denuncia il quotidiano La Repubblica, “non è stata capace di trovare una sepoltura per uno dei suoi figli più amati. La famiglia di Gigi Proietti è andata più volte con i responsabili dell’Ama e del Comune al cimitero del Verano per sopralluoghi che non hanno portato a niente. Proietti poi è stato uno dei tanti romani finiti nell’incubo dei cimiteri capitolini: morto il 2 novembre 2020, rischiava una lista di attesa per la cremazione di almeno due mesi“.
Alla fine, Gigi Proietti è stato cremato, ma Roma non riesce a trovare un posto per uno dei suoi figli più celebri. Le ceneri dell’attore sono al momento “ospitate” nella frazione di Porchiano del Monte nel comune di Amelia, in Umbria, dove è nato il padre di Proietti, Romano, e dove sono sepolti lo stesso Romano e Giovanna, i genitori di Gigi. Le ceneri sono state traslate – conclude La Repubblica – “solo provvisoriamente“, almeno fino a quando non si troverà una tomba al Verano. Un cimitero che, come tante altri cimiteri di Roma, ha finito i posti o ne ha una disponibilità limitata.