Con nota del 14 novembre il Tribunale di Spoleto ha comunicato l’accoglimento totale della richiesta del Comune di Nocera Umbra per la restituzione del Giardino Delle Acque. La sentenza del Tribunale di Spoleto in persona del giudice designato, a conferma del decreto del 4 agosto 2017, ha ordinato alla società che lo gestiva la restituzione dell’immobile adibito a bar e dell’intera area del Giardino delle Acque siti in Piazza Umberto I a Nocera Umbra condannandola al pagamento delle spese giudiziarie sostenute dal Comune.
Il Giardino delle Acque è stato da sempre un luogo particolarmente importante per Nocera Umbra, ricco di storia e simbolo della vitalità negli anni delle estati nocerine fino al sisma del 1997, dove generazioni di Nocerini e villeggianti hanno li vissuto giornate bellissime piene di ricordi ed emozioni. Trovarlo chiuso la scorsa estate è stato sicuramente motivo di grande disappunto per tutti.
“Più volte, sempre con toni pacati e corretti, vista la situazione, – commenta il sindaco Giovanni Bontempi – abbiamo ribadito la regolarità negli atti e nelle procedure portati avanti dall’Amministrazione Comunale. Ricordo che nel 2011, momento del nostro insediamento come Amministrazione, i lavori non erano completati ed i soldi per portarli a termine erano finiti, quindi il Giardino delle Acque non poteva essere aperto al pubblico.
Abbiamo allora utilizzato uno strumento consentito dalla legge e per la prima volta nella storia un bando ad evidenza pubblica consentiva di terminare i lavori lasciati in sospeso rendendo fruibile il Giardino delle Acque e di avere un introito per l’Ente attraverso il pagamento di un canone.
Finalmente il giardino poteva essere riaperto e gestito in maniera continuativa dando l’opportunità al gestore di poter svolgere attività per l’intero anno solare. E’ chiaro che una struttura in mezzo ad un centro abitato deve rispettare le norme previste dalla legge per quel tipo di zona, ma è altrettanto evidente che da sempre il funzionamento del Giardino delle Acque è stato garantito da una gestione attenta ed oculata. Purtroppo in questo caso, dopo circa tre anni, si sono avuti problemi che hanno portato alla situazione di oggi”.